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il fatto 1/4/2005
La Ducati scommette su Jerez

Dopo un lungo inverno dedicato ai test e allo sviluppo delle Desmosedici GP5, Loris Capirossi e Carlos Checa non vedono l'ora di scendere in pista per la prima gara della stagione. I piloti della Ducati hanno percorso migliaia di chilometri sui circuiti di Europa, Medio Oriente, Sud Est asiatico e Australia per preparare al meglio le loro moto al "calcio d'inizio" del lungo Campionato MotoGP 2005, che terminerà in Novembre con la 17ma gara di Valencia.

Capirossi e Checa hanno chiuso i test invernali con un bilancio generalmente positivo. In particolare Loris ha fatto registrare il miglior tempo in due occasioni (a Valencia lo scorso Novembre e in Gennaio a Sepang) mentre Carlos si è imposto nei primissimi test di Jerez, essendo poi costretto a saltare quelli di fine Marzo a causa della lussazione alla spalla procuratosi a Barcellona. Entrambi sono soddisfatti del lavoro svolto finora e fiduciosi nelle potenzialità della Desmosedici GP5, ultimissima versione del potente V4 che aveva fatto il suo debutto nel 2003, regalando al Ducati Marlboro Team la prima pole position a Jerez e la prima vittoria a Barcellona. Il 2004 è stato un anno più difficile del precedente ma impiegato utilmente dai tecnici della squadra italiana per far crescere la GP4, come dimostrano i podi conquistati in occasione degli ultimi due appuntamenti della stagione e il nuovo record della pista stabilito da Loris a Phillip Island.

Durante la pausa invernale gli ingegneri di Ducati Corse hanno lavorato in stretto contatto con i loro partner tecnici Bridgestone a Shell Advance per evolvere e migliorare ulteriormente la GP4 di fine stagione e realizzare, a inizio 2005, una Desmosedici GP5 ben bilanciata, in grado di sviluppare più di 230 cavalli e di raggiungere velocità superiori ai 330 km/h.

"I nostri test invernali sono andati bene e ora la squadra è decisamente più in forma rispetto all'inizio dello scorso anno - dice Livio Suppo, responsabile del progetto MotoGP - Non ci siamo praticamente mai fermati e già due giorni dopo la gara di Valencia abbiamo iniziato a preparare il 2005. La moto è migliorata in molte aree e penso che adesso GP5 sia ben bilanciata. Ora, dopo aver macinato migliaia di chilometri nei test, i nostri piloti stanno finalmente per tornare a fare ciò che amano: gareggiare! Loris ha ampiamente dimostrato che è pronto per misurarsi con gli avversari e anche Carlos è andato molto forte: peccato non abbia potuto girare a Jerez durante i test IRTA, dove comunque a Novembre era stato molto veloce al debutto con le Bridgestone."

Il direttore tecnico della Ducati Corrado Cecchinelli ha lavorato fianco e fianco di Loris e Carlos per tutto l'inverno e nessuno meglio di lui conosce i must per la gara d'apertura del Campionato 2005."A Jerez ci sono alcuni curvoni veloci che richiedono non solo un ottimo feeling con la moto ma anche una buona erogazione - spiega - Per attaccarli con la grinta necessaria, i piloti hanno inoltre bisogno di tanta fiducia con l'anteriore. Il circuito è un bel mix di curve, rettilinei e tonantini: occorre quindi una moto ben bilanciata".

Difficile credere che Loris Capirossi, 32 anni quest'anno, stia per cominciare il suo sedicesimo Campionato Mondiale: significa dunque che ha trascorso metà della sua vita nel paddock!Ancora più difficile da credere, il pilota cercherà di salire sul podio di Jerez per la prima volta da quando compete nella classe regina: pur correndoci dal 1990, l'impresa gli è riuscita solo con le 125 e le 250 (per quest'ultima categoria Loris conta anche una vittoria nel 1998).

"Questa pista mi piace molto ma non mi ha mai portato fortuna più di tanto - dice Capirossi che, dopo Alex Barros, è il pilota con più anni di esperienza in MotoGP - Jerez è bella per i suoi curvoni veloci, i suoi dislivelli ma soprattutto per il pubblico eccezionale: qui la gara è molto sentita e i tifosi...si fanno sentire! Non vedo l'ora che scatti il semaforo domenica prossima: ho lavorato parecchio quest'inverno e la moto è molto migliorata rispetto all'inizio dello scorso anno, è più bilanciata. Mi piacciono l'approccio e il metodo di lavoro della Bridgestone: le gomme da qualifica che ho provato a Jerez negli ultimi test erano eccezionali e anche quelle da gara non andavano male".

Carlos Checa ha lavorato sodo durante i test invernali, realizzando incoraggianti risultati già a Jerez (in testa alla classifica) e poi a Valencia e Phillip Island (tra i tre piloti più veloci). La caduta occorsa a Barcellona il sabato del weekend dedicato ai Test IRTA gli ha procurato una lussazione alla spalla sinistra. Questo gli ha impedito di prendere parte ai successivi test di Jerez, ma Carlos è certo di arrivare alla prima gara in piena forma.

"La caduta di Barcellona è stata brutta ma mi sto riprendendo in fretta - dice El Toro, che ha praticato molta fisioterapia in una clinica di Barcellona - Avrei voluto partecipare agli ultimi test di Jerez ma i dottori me l'hanno sconsigliato per non rischiare di peggiorare la situazione. Adesso la spalla si è riposata e dovrei essere al 100% per la prima gara".Nonostante questo breve riposo forzato Carlos, dopo alcune prestazioni brillanti in altri circuiti durante i test invernali, è certo di poter regalare belle soddisfazioni al suo team e ai suoi tifosi. "

La moto è andata molto bene a Jerez, Valencia e Phillip Island - aggiunge - al contrario abbiamo faticato un po' in Qatar e a Barcellona. In generale la Desmosedici GP5 è a un buon livello, ma dovremo lavorarci ancora un po' per vincere. Dovremmo concentrarci sul comportamento della moto soprattutto nelle curve lente, e i nostri tecnici hanno già qualche idea a riguardo. La prima gara in Spagna sarà un grande evento per me: sarò di fronte al pubblico di casa mia per la prima volta in sella a una Ducati e non vedo l'ora.!"

IL CIRCUITO
Jerez è uno degli appuntamenti più attesi e seguiti del calendario MotoGP e ogni anno attira più di 200.000 persone. Costruito nel 1986, Jerez ha ospitato il suo primo Gran Premio l'anno successivo ed è rimasto nel calendario del Campionato Mondiale da allora.Quest'anno, per la prima volta, il circuito di Jerez ospiterà la gara di apertura del Campionato Mondiale.I piloti amano la pista andalusa perché, più delle prestazioni del mezzo, premia il talento. Tutte le 13 curve del tracciato sono particolarmente impegnative e mettono in risalto lo stile e la tecnica dei piloti, premiando stabilità e assetto delle moto. Particolarmente importante, alla luce della natura di questo circuito, l'aderenza del pneumatico anteriore, che deve essere compensato da un efficace controllo del pattinamento della ruota posteriore, in particolare in uscita dalle curve lente, dove il pilota accelera bruscamente. Tre anni fa, la pista è stata riasfaltata e le infrastrutture sono state completamente rinnovate.

JEREZ: 4.423km/2.748 miglia
Lap record: Valentino Rossi (Honda) 1m 42.788s, 154.909kmh/96.256mph (2003)
Pole position 2004: Valentino Rossi (Yamaha), 1m 40.818s

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