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Barros a Shanghai 26/4/2005
Barros cerca la doppietta a Shanghai

Al primo colpo d’occhio sembra proprio un ideogramma, cinese naturalmente, e invece è il disegno del circuito di Shanghai, la pista situata nel Jiading district a 30 chilometri dalla moderna metropoli. Secondo nella classifica delle squadre, secondo nella classifica piloti con Alex Barros dopo la fantastica vittoria in Portogallo, il Team Camel Honda domenica prossima affronterà il terzo appuntamento stagionale del campionato del mondo della MotoGP su una pista che è un’incognita per tutti ma anche un’opportunità per esplorare nuovi mercati e per farsi conoscere da una platea immensa di appassionati. L’atmosfera in squadra è eccellente ed entrambi i piloti del Camel Honda sono carichi e motivati.

“Penso che il Gp della Cina sia un’occasione importante per la MotoGP, che approda in questo grande paese per la prima volta nella sua storia – dice Sito Pons - Si tratta di un immenso possibile mercato per il nostro sport e la Dorna e la Federazione hanno fatto un ottimo lavoro ad organizzare questo nuovo appuntamento. Dopo la vittoria della nostra squadra in Portogallo l’atmosfera è ovviamente ottima. Sono sicuro che lavoreremo come in Portogallo, con l’obiettivo di ripetere quel risultato. La pista è completamente sconosciuta e quindi sarà importante trovare subito la direzione giusta nella messa a punto, come abbiamo già dimostrato di saper fare ”.

“Correre in Cina sarà un po’ come quando l’anno scorso siamo andati in Qatar, con la differenza che il clima dovrebbe essere più simile al nostro… - è l’opinione di Alex Barros - credo, andrò a vedere su internet! La pista la conosco in videogioco, che è molto realistico, e mi sembra tecnica e molto varia. Ci sono parecchi tipi di curve, con entrata lenta ed uscita veloce e viceversa, lunghi rettilinei e punti di frenata bruschi. Mi sembra un circuito di concezione moderna, com’è quello di Sepang ma naturalmente si tratta solo di sensazioni, “virtuali” per il momento. Vedremo, senza dubbio si tratta di una bella sfida, e di un’incognita per tutti. Noi arriviamo da una bella gara e quindi un po’ tutti si aspetteranno un altro buon risultato. Sarà importante centrare subito anche li la messa a punto della moto”.

“In Portogallo con Santi (Capo Tecnico di Bayliss) abbiamo dato un’occhiata veloce al disegno della pista e so che dopo il rettilineo la prima curva è a destra… - gioca Troy Bayliss - A parte gli scherzi, non la conosco ma penso che tutti noi la impareremo subito. Caduta, a parte, dovuta alla pista scivolosa, all’Estoril stavamo facendo una buona gara, e a Shanghai cercheremo di fare lo stesso. La mia confidenza con la moto è sempre migliore e con la squadra lavoro molto bene. Sono fiducioso”.

(a.d.)

 

 

 

 

 

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