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15/4/2005
Zerbi scrive, Gresini, per Gibernau, risponde

Non è rimasta segreta la lettera del Presidente della FIM a Rossi e Gibernau. La ha resa pubblica Fausto Gresini, evidentemente pressato dal suo pilota, dai suoi stessi sponsor e dalla necessità di offrire il pieno supporto a Sete. Quello che, ad una prima analisi superficiale, può apparire una scorrettezza, è al contrario il riconoscimento dell’autorità - anche morale - dell’avvocato Zerbi e, nel contempo una richiesta di un pubblico chiarimento che non può fare male ad uno sport ad alta visibilità quale è diventato il motociclismo.
Le parole del Presidente, infatti, sono un richiamo duro che, secondo il team manager, avrebbero dovuto avere un unico destinatario.
Scrive Francesco Zerbi:

Carissimi,
la stima, l'ammirazione e l'affetto che ho per entrambi come uomo e come sportivo mi spingono, unitamente al mio dovere di Presidente della FIM, a scrivervi quanto appresso.
Capisco perfettamente che l'ansia di vittoria, il clima di competizione, la
voglia di misurarsi con se stessi e con gli avversari spingono i concorrenti a dare tutto e anche di più durante la gara. Capisco anche che uno spettacolo è reso ancora più avvincente dalla lotta e dalla suspence che il confronto genera in chi assiste. Ma lo spettacolo non deve mai avere il sopravvento sullo sport che, specie ai vostri livelli, è espressione di lealtà, cavalleria, fair-play.
Questo non significa che ho qualcosa da rimproverarvi dal punto di vista
regolamentare. Sempre che quanto è successo domenica scorsa a Jerez venga riconosciuto da entrambi come un episodio dettato dall'eccessiva voglia di vincere ma che non può e non deve ripetersi e soprattutto non deve lasciare nel vostro animo sentimenti di rivalsa o, peggio, di rancore.
Voglio vedervi continuare a battagliare lealmente dando il vostro meglio
allo sport che amiamo ma rispettando l'avversario che vuol dire, in fondo, rispettare se stessi.
Sono sicuro che l'accaduto non lascerà strascichi tra di voi che avete anche il dovere di essere d'esempio per tutti gli sportivi i quali vorranno sì vedervi combattere lealmente per vincere ma vorranno vedervi uniti nel rispetto l'uno dell'altro.
E' con questa certezza che vi aspetto alle prossime gare per gioire ed
esultare con voi in nome dello sport.

Cordialmente.
Francesco Zerbi

Presidente FIM

«Se trovo perfettamente condivisibile l’auspicio dell’Avvocato Zerbi che prevalga sempre la sportività e che tra due grandi protagonisti del nostro sport non rimangano rancori -è la replica di Fausto Gresini - devo altresì confessare le mie perplessità.Mi sembra che siano stati posti sullo stesso piano Sete e Valentino quasi come se ci fossero da parte di Sete delle responsabilità, cosa che io assolutamente non condivido. Trovo poi contraddittorio che il Presidente della FIM dichiari “non ho nulla da rimproverarvi da un punto di vista regolamentare” e poi ammonisca affinché quanto avvenuto a Jerez non debba mai più ripetersi. In questo modo siamo ancora lontani da quella certezza del diritto che è indispensabile in ogni campo e soprattutto in uno sport pericoloso come il nostro».

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