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Presentazione Malaguti 8/4/2004
Un obiettivo al quale il team ha destinato molte energie:
la Malaguti 125 per il prossimo mondiale è completamente nuova,
dal motore sviluppato in collaborazione con Jorg Seel all'inedito telaio
a traliccio in tubi che ha sostituito il precedente doppio trave superiore,
con una nuova carrozzeria sviluppata dopo molte ore di test nella galleria
del vento di Mosca. A fianco di Talmacsi (ma si legge "Talmaci"), il pesarese Manuel Manna, alla prima stagione di mondiale. Un pilota molto promettente, in passato schierato anche dal team Italia nell'europeo. Lo scorso anno ha gareggiato nel campionato spagnolo ed ha corso una prova del mondiale, all'Estoril, concludendo 17°: il miglior risultato ottenuto da una wild card in 125 nel 2003. "Il mio obiettivo è fare il meglio possibile, per me è la prima stagione nel mondiale", ha dichiarato Manna. "Punto ad andare spesso a punti e, se la moto va come penso, è un obiettivo possibile. La responsabilità di essere un pilota ufficiale non mi preoccupa: vedo che gli uomini della squadra sono tranquilli e nessuno mi fa pressione per il risultato". Come per la stagione 2003, anno di debutto per Malaguti
nel GP, sarà il Team Semprucci ad occuparsi della gestione in
pista delle Malaguti, con la supervisione di Nicola Casadei. "Seguivamo
Talmacsi già da due anni e pensiamo di aver fatto un'ottima scelta.
Per ora stiamo ancora sviluppando la moto nuova e per questo stiamo
provando sia con la ciclistica nuova, sia con quella vecchia, che però
tra breve dovrebbe essere abbandonata." "La scommessa del Moto GP per Malaguti vale un investimento di 2 milioni di euro per tre anni, fino al 2005, con il coinvolgimento di 15 persone nell'area sportiva e 8 nell'aerea R&D", spiega Antonino Malaguti della Malaguti Moto. "La nostra azienda è storicamente legata al mondo dello sport: basti pensare alle esperienze di mio nonno nel mondo del ciclismo e all'immagine sportiva che veicoli come il Phantom hanno da sempre per i giovani. L'ingresso nel mondo delle competizioni sportive è stato quindi un passo naturale per avvicinarci ancora di più a una certo pubblico", continua Antonino Malaguti " ma anche un'opportunità di sviluppo: la ricerca di soluzioni tecniche per le gare può fornire applicazioni anche per la produzione in serie di prodotti sempre più evoluti. Non escludo infine la possibilità di una futura differenziazione della nostra produzione in altri settori rispetto agli scooter". |
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