17/8/2006
A Brno è di nuovo Italia vs. Stati Uniti
La vita, dieci anni dopo, riparte a -51 per Valentino Rossi.
Sul circuito di Brno, dieci anni fa, infatti, il campione del mondo vinse
il suo primo Gran Premio, nella 125, partendo dalla pole.
“Il Gran Premio degli Stati Uniti è stato un disastro, ma
qui a Brno ho ricordi bellissimi, indimenticabili – ricorda Rossi
- dieci anni fa, su questo circuito, ho centrato la mia prima pole, nella
125, vincendo subito dopo
il primo Gran Premio. Non avrei mai immaginato, allora, di fare poi la
carriera che ho fatto...Non cambierei nulla, anzi, qualcosa sì:
il risultato dell’ultimo Gran Premio”.
Già, perché contrariamente alle dichiarazioni rese in America
a caldo, ora Valentino sembra credere nuovamente nella possibilità
di riprendere Nicky Hayden.
“Nel frattempo mi sono rilassato, ma ho tenuto sotto pressione la
squadra mi sono stancato di faticare come un pazzo, durante le prove,
per ritrovarmi poi a partire dalla quarta o quinta fila. Dobbiamo tornare
ai nostri livelli, esprimere tutto il nostro potenziale, con il materiale
che c’è, ma facendolo funzionare meglio. Cinquantuno punti
di distacco da Hayden sono molti, ma soprattutto sono poche le sei gare
che restano, però mollare ora non avrebbe senso”.
Non molla neanche Marco Melandri , che di punti da recuperare ne ha 44.
“E’ così – ammette il ravennate - l’anno
passato ho finito il campionato al secondo posto, ma non punto a ripetere
il risultato. Secondo, terzo o quarto, non mi cambierebbe niente. Quel
che cambia la vita di un pilota sono le vittorie, per questo nelle ultime
sei gare rimaste io farò la mia strada. Perlomeno fino a che la
matematica non mi dirà che sono fuori dal mondiale. Certo, quarantaquattro
punti da recuperare non sono pochi, ma penso di aver trovato la costanza
di rendimento che finora mi è mancata”.
Una affidabilità che non ha avuto – ma senza colpa alcuna
– anche Loris Capirossi, che dei tre italiani è quello messo
peggio, addirittura a -68.
“A giochi regolari si tratta di una impresa impossibile - ammette
il pilota della Ducati - ma il motociclismo non è uno sport prevedibile.
Bastano due battute d’arresto e saremmo tutti lì di nuovo”.
In attesa di riavvicinarsi alla vetta della classifica, nel frattempo,
Capirossi pensa anche al futuro. Un futuro che potrebbe portarlo anche
lontano dalla Ducati.
“Non ho fretta di concludere - rivela Loris - sono tranquillo. Ho
altre opportunità, oltre alla Ducati, anche se non nego che mi
piacerebbe rimanere in questa squadra. Per firmare, però, c’è
tempo, perché ci sono alcuni punti sostanziali da risolvere, come
quello delle gomme”.
Capirossi parla anche di un eventuale nuovo compagno. Gibernau a Brno
sarà sostituito da Hofmann ma le voci di mercato portano a max
Biaggi.
“Al mio fianco può arrivare chiunque, anche Valentino Rossi,
se potesse, non mi farebbe paura. Non vorrei però avere al fianco
Max Biaggi. Riconosco che è un campione e ammetto che un pilota
come lui alla MotoGP manca, ma fra me e lui è una questione di
pelle...non potremmo mai andare d’accordo. Se, invece, scegliesse
di andare nel team Satellite di D’Antin, nessun problema”.
In attesa di conoscere le decisioni della Ducati, comunque, Loris è
ansioso di correre a Brno.
“E’ un circuito che adoro: sono prontissimo per questa gara!
Il tracciato è fantastico, vecchio stile, con curvoni veloci e
parecchi saliscendi: è decisamente più divertente di alcuni
circuiti lenti e stretti dove siamo stati nei mesi scorsi. Inoltre le
Bridgestone si adattano bene alla pista Ceca dove, lo scorso anno, abbiamo
cominciato una serie di gare positive e spero che accada lo stesso anche
in questa stagione. Qui, come nella maggior parte delle altre piste che
ospitano il Mondiale, occorre una moto ben bilanciata perché alcune
curve sono in pendenza, altre in contropendenza. Ci vuole anche molta
potenza per i rettilinei, alcuni dei quali sono addirittura in salita.".
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