l'intervista - 6/8/2002
Biaggi : "Ducati od Honda l'obiettivo è
il titolo"
La decisione di Max Biaggi di lasciare la Yamaha ha colto
di sorpresa per la repentinità con la quale è avvenuta,
ma alla luce della difficile prima parte del campionato disputato dalla
quattro cilindri in linea M1, una moto poco competitiva rispetto alla
cinque cilindri Honda di Rossi, non ha stupito quanti conoscono la voglia
di vincere del quattro volte iridato.
Lo
scenario che a questo punto si apre sul mercato piloti vede Max alle
prese con una difficile scelta: lo vedremo duellare con Rossi finalmente
alla guida della stessa moto, una Honda, oppure cercare di portare alla
vittoria un binomio tutto italiano con la Ducati? Entrambe le prospettive
sono affascinanti e da oggi, possibili. Ma quale delle due opzioni piace
di più al fuoriclasse romano? Per saperlo lo abbiamo raggiunto
nella sua casa di Montecarlo.
"Attualmente non esistono le condizioni per poter dare una
risposta a questa domanda - rivela Max Biaggi -. Ho lavorato duro per
tutto l'inverno ed ho proseguito con la medesima intensità in
questo difficile inizio del campionato. In linea teorica posso dire
che mi piacciono entrambe: correre con la Ducati mi riporterebbe ai
tempi dell'Aprilia, quando mi sembrava di vincere per tutta l'Italia.
E' una sfida interessante e, a giudicare da quanto la casa di Borgo
Panigale è stata capace di fare nella Superbike, la Ducati ha
tutte le possibilità di vincerla. L'altra la conosciamo. Nel
1998, ho esordito nella 500 con una Honda NSR clienti ed ho vinto la
gara d'apertura, in Giappone, battendo l'allora campione del mondo in
carica, Mick Doohan. Alla fine della stagione ero secondo. La Honda
costruisce ottime moto e quello che sta facendo quest'anno ne è
una ulteriore prova".
Quanto l'aspetto economico potrebbe influenzare la
tua decisione?
"Il denaro è sempre importante nelle corse perché
condiziona la nascita e lo sviluppo dei mezzi, nonché la loro
gestione. Se parliamo invece di ingaggi, in questo momento io privilegio
l'aspetto tecnico, cioè la competitività della moto, ma
anche del progetto. Sono tuttora disposto a lavorare su di un progetto
nuovo, con obiettivi di medio termine, oppure lanciarmi nei Gran Premi
con una moto già vincente".
Ci riesce difficile credere che tu possa andare in
vacanza in un momento come questo?
"Lo farò, invece, ma non crediate che lasci semplicemente
la questione irrisolta. Semplicemente qualcuno continuerà a lavorarci
mentre io sarò via e mi manterrò in contatto".