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IL FATTO 08/01/2007
Melandri: Con le Bridgestone per vincere ogni domenica
di Andrea Di Marcantonio

E' una Marco Melandri molto tranquillo, sereno ma soprattutto molto carico e convinto emotivamente quello che abbiamo intervistato il giorno della Befana. Si proprio il giorno della Befana, un modo per scacciare simpaticamente la stagione ormai passata; un po' come infilare nella calza piccoli pezzetti di carbone, fatti di problemini e capricci tecnici. Ed anche un po' di sfortuna.

Per lui la stagione 2006 - fatta non sempre di momenti di totale serenità - è un qualcosa di archiviato oramai, qualcosa che il piccolo grande Marco vuole dimenticare visto che, come lui stesso afferma, è stata un'annata difficile costellata di alcuni eventi difficili, uno tra tutti la consapevolezza di correre con una moto su cui sarebbe stato altrettanto difficile e complesso poter lavorare in base a indicazioni spesso non ascoltate. E questo vale anche per il fornitore delle coperture 2006, ovvero la Michelin, dalla quale l'unica gomma "speciale" ricevuta sembra sia stata quella celebrativa, "colorata", con il numero 33, avuta in occasione del GP di Valencia.

Il passaggio a Bridgestone è il vero grande evento 2007, forse più delle nuove MotoGP da 800 cc. Ed infatti, già nei giorni che hanno seguito i test dopogara di Valencia, Melandri aveva dichiarato: "questa prima giornata di test mi ha soddisfatto e la trovo interessante per il lavoro che abbiamo svolto, soprattutto perché ho trovato in Bridgestone degli ottimi interlocutori, disposti ad ascoltare le mie richieste".

Quindi Marco, fin dalla fine del campionato 2006 (dove ha ottenuto un ottimo 4° posto alle spalle di Capirossi, Rossi e l'iridato Hayden) sapeva bene che questo passaggio, fortemente voluto e su cui lo stesso Marco ha lavorato sodo, lo avrebbe portato ad un livello superiore. Un livello su cui Melandri certo non dormirà visto che di lavoro da fare ce n'è ancora tanto. Ma il bello inizia proprio adesso, fin dai primi test in Malesia, dove sarà sommerso da un impegno tecnico non indifferente. Melandri e Honda, Honda e Gresini, Melandri e Bridgestone: questi i temi della stagione prossima ventura, eccitante e ricca di novità. E Marco, nella sua grande umiltà personale (la sua vera forza interiore) che lo distingue, è pronto per la nuova sfida, pronto a battersi, a vincere, a lottare per quell'obiettivo fatto di 800 cc, di carattere, di doti nel saper attendere il momento giusto, ma, soprattutto, è pronto per correre una stagione con la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante nel 2007. Oggi come mai alla sua portata.

Per prima cosa parliamo un po' della tua forma fisica.

Non sono ancora al 100% della forma ma la ritengo comunque ottima. Sto lavorando tantissimo sulla coscia destra per riprendere e recuperare il muscolo che mi dava problemi ed oggi ritengo di aver raggiunto buoni risultati. Per ciò che riguarda le mie corde vocali invece, vanno molto meglio, sto infatti continuando a seguire un corso di logopedia per non ricadere nel problema che ho avuto in precedenza.

Come ti stai preparando per la stagione 2007

Più o meno sto lavorando e mi sto preparando come al solito: alterno palestra alla bici, il nuoto in piscina alla moto da cross. Sono fiducioso ma, soprattutto, molto carico visto che avrò intorno una situazione tecnica che mi piace in quanto l'idea del pacchetto Honda/Bridgestone è un qualcosa di veramente esclusivo che ho spinto personalmente. Si, ho lavorato molto per ottenerlo e adesso finalmente mi sento in una situazione ideale.

Marco allora hai dovuto variare il piano di preparazione atletica in vista del cambio di cilindrata nella MotoGP?

Si è vero, un minimo è cambiata la tipologia di preparazione. Abbiamo dovuto privilegiare il fiato visto che le 800 cc saranno moto più agili e quindi il lavoro sulle masse muscolari è stato minore rispetto alla 990 cc, e ciò a vantaggio dell'agilità fisica.

Con quale pensiero hai lasciato il paddock dell'ultimo GP 2006

A Valencia avevo la testa già al 2
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