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IL FATTO 08/06/2008
A Barcellona domina Pedrosa. Rossi e Stoner sul podio. Dovizioso 4°
 Dani Pedrosa resta imbattuto in casa: dopo la vittoria di Jerez a fine marzo lo spagnolo della Honda ha conquistato anche Barcellona correndo una gara "delle sue". Partito come un razzo dalla seconda posizione, Dani ha bruciato il poleman Stoner portandosi subito al comando e allungando il passo sui rivali grazie a una sequenza incredibile di giri veloci.

Un ritmo impressionante che nessuno è stato in grado di tenere, e che in realtà ha meravigliato lo stesso Pedrosa (a lato, nella foto di Simone Rosa, mentre festeggia), mai stato così veloce nei due giorni di prove. Merito di una modifica al bilanciamento della RC212V fatta dal team HRC dopo il warm-up, perciò "alla cieca", senza averla mai provata prima. Un azzardo che ha pagato, dato che Pedrosa è stato in grado di "martellare" gli avversari sin dal via: nove giri consecutivi tutti sotto il minuto e 43 secondi lo hanno portato al decimo giro ad accumulare un vantaggio di 7 secondi.

 A quel punto Pedrosa ha iniziato a gestire la corsa, mentre alle sue spalle si è scatenata la lotta per la seconda posizione tra Valentino Rossi e Casey Stoner. Il pesarese, scattato dalla nona posizione, ha recuperato in fretta superando in sequenza Hayden, De Puniet, Edwards, Dovizioso e lo stesso Stoner, dopodichè ha ingaggiato una battaglia con l'australiano che ha ricordato molto da vicino quella dello scorso anno. "Con una differenza, però - ha scherzato Valentino - Un anno fa Pedrosa era dietro di noi, questa volta molto più avanti.".

In ogni caso, anche se il risultato è identico allo scorso anno (secondo) il "Dottore" è riuscito a prendersi la rivincita sul ducatista sferrando l'attacco decisivo all'inizio del penultimo giro. Come Pedrosa, anche Rossi ha effettuato in extremis delle modifiche al bilanciamento della moto che gli hanno permesso di tenere un ritmo elevatissimo. Alla luce della prestazione, Valentino si è reso conto di aver pagato duramente gli errori commessi in prova: "Si può dire che questa gara l'abbiamo persa in prova: partendo nono, una volta che ho recuperato trovando strada libera davanti a me, Pedrosa aveva già cinque secondi di vantaggio, per cui non avevo più possibilità di raggiungerlo.", ha commentato.

 Stoner, da parte sua, ha lamentato alcuni problemi al posteriore della moto, che non gli hanno permesso di essere veloce in ingresso di curva: l'australiano è rimasto deluso non tanto del risultato, quanto del fatto che ancora non si capisce quale sia stato l'inconveniente, decisamente inaspettato. Forse si tratta di qualcosa relativo al freno motore.

In generale, la Michelin è parsa in questa occasione superiore alla Bridgestone, considerata la fuga di Pedrosa e i buoni risultati colti da Andrea Dovizioso, quarto, e Colin Edwards, quinto, senza contare che Randy De Puniet, quando è scivolato, era sesto. "Nelle ultime tre gare le Bridgestone sono state fantastiche, mentre qui abbiamo avuto qualche problema in più. Io e Casey eravamo a posto con la ciclistica, ma eravamo entrambi in difficoltà con le gomme", ha del resto affermato Rossi.

L'appuntamento catalano, complice l'assenza di Lorenzo e il distacco di Stoner salito ormai a 50 punti, ha contribuito a dare una al campionato: a questo punto è chiaro che Pedrosa ha indossato i panni di rivale numero uno di Valentino. "Proprio così - ha affermato lo stesso Rossi - Dani è l'unico che mi sta tenendo testa sul confronto diretto, perché su sette gare mi è arrivato davanti 4 volte, anche se io ho una vittoria in più di lui. A Casey non manca nulla per lottare con noi, ma ha un distacco notevole, mentre per quanto riguarda Lorenzo, credo che ora avrà un approccio più tranquillo".

 Dopo il quarto posto ottenuto da Alex De Angelis, questa volta è stato bravissimo Andrea Dovizioso a portare ai piedi del podio una Honda satellite: il forlivese ha provato a inseguire Rossi e Stoner, rimanendo vicino fino a metà gara, poi ha ceduto il passo, vincendo però nettamente il conf
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