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IL FATTO 13/04/2008
Prima vittoria di Lorenzo in MotoGP. Pedrosa e Rossi sul podio, Stoner 6°
 Al terzo tentativo Jorge Lorenzo ha centrato la prima vittoria in MotoGP: su un circuito dove non aveva mai ottenuto prima né la pole position né la vittoria, il maiorchino è stato autore di un weekend praticamente perfetto. Scattato dalla pole, "Por Fuera" ha mantenuto il comando per un giro, facendosi poi sorprendere da Rossi, al secondo giro, e da Pedrosa, all'undicesimo. Rimasto in terza posizione per un paio di tornate, a metà gara esatta ha infilzato nello spazio di poche curve prima Pedrosa e poi, con una bellissima manovra alla famosa chicane in salita, Valentino Rossi. Un sorpasso che il maiorchino ha definito pazzo, come quelli che si fanno in 125. "Però era il momento di agire - ha detto Jorge - Dovevo provare ad andarmene, anche perché non sapevo se il braccio avrebbe retto fino alla fine".

Da quel momento in poi, Lorenzo si è trasformato in quello già visto parecchie volte in azione in 250: lo spagnolo è stato un vero e proprio martello pneumatico, bombardando Pedrosa e Rossi con un ritmo sempre sotto il minuto e 38 secondi. Tredici giri conditi dal record in gara, 1'37"404, che migliora di 89 millesimi quello ottenuto da Hayden nella passata edizione del GP. Un passo che ha consentito a Jorge di costruire un vantaggio sempre più ampio su Pedrosa (lo spagnolo non ha comunque mai mollato fino alla fine, pagando sul traguardo 1"8), ma soprattutto su Rossi, incapace di scendere sotto il minuto e 38 secondi (ci è riuscito solo una volta, al 17° giro in 1'37"975).

 Una vittoria importante, che non lascia dubbi: Lorenzo, di fatto, è già in lotta per il titolo. La classifica del mondiale dice che i migliori sono lui e Pedrosa, curiosamente a pari punti (61) dopo tre gare in cui si sono sempre ritrovati a battagliare corpo a corpo. La sfida in salsa spagnola, insomma, è appena iniziata, e l'impressione è che Rossi, d'ora in poi, dovrà fare sempre i conti con loro, anche su piste che si prospettano più favorevoli per la Bridgestone.

La vittoria di Lorenzo ha un grande significato: la Yamaha, infatti, non vinceva un Gran Premio della classe regina con un pilota che non fosse Rossi da sei anni. L'ultimo a riuscirci era stato Max Biaggi, a Sepang nell'ottobre del 2002. E proprio con Max Biaggi ha parlato al telefono Jorge Lorenzo dopo la gara: il romano si è voluto complimentare con lo spagnolo, suo grande tifoso, e da parte sua "Por Fuera" avrebbe detto a Max di voler continuare il lavoro che lui aveva lasciato a metà. Come dire: prima lottavi tu con Rossi, ora ci penso io, e proverò a "vendicarti" vincendo.

 Per Rossi non c'è stato nulla da fare: a fine gara ha stimato il gap tra lui e Lorenzo in mezzo secondo al giro. "Ed è tutto di gomme", ha detto. Un'affermazione che farebbe pensare a un pentimento del pesarese riguardo alla scelta delle gomme giapponesi, ma non è così. Valentino sapeva che l'Estoril sarebbe stata una gara sofferta sul fronte pneumatici, non essendo mai stata una pista amica delle Bridgestone. "Non sono pentito - ha infatti detto - Aspettiamo altre piste più favorevoli: i conti si fanno sempre alla fine".

In una situazione del genere, con le Michelin in vantaggio, Rossi ha tratto vantaggio dalle scivolate di Andrea Dovizioso e Nicky Hayden, avvenute a distanza di pochi secondi una dall'altra. Sia il forlivese che l'americano, infatti, avrebbero potuto impensierirlo seriamente nel finale, considerato che il loro passo era simile a quello di Valentino, fino a quando sono rimasti in gara, se non leggermente migliore (Hayden prima di cadere ha effettuato il suo miglior giro in 1'37"8, inferiore al miglior crono di Rossi).

Il distacco in campionato di Rossi dai leader Lorenzo e Pedrosa è al momento di 14 punti. Un divario minimo, considerato che mancano ancora 15 gare, ma dopo aver sempre indicato in Stoner il rivale numero uno, ora Vale ammette che il mondiale 2008 sarà un affare a quattro. "Tra me, Lorenzo, Pedrosa e Stoner".

 Il campione del mondo della Ducati ha port
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