GPone
Testata giornalistica
reg. n°558 del 30/12/2003
c/o Tribunale di Roma
realizzazione
AFTER
After S.r.l.
A-Style Grand Prix of Japan 2007
MOTOMONDIALE 2007
TUR
FRA
GBR
NED
GER
USA
CZE
SMR
JPN
AUS
MAL
VAL
VINCITORI DEL 2006
MotoGP
250
125
L. Capirossi
H. Aoyama
M. Kallio
V. Rossi
A. DeAngelis
A. Bautista
M. Melandri
J. Lorenzo
J. Simon
NUMERI DELLA PISTA
Record pista
V. Rossi
1'47.288
2006
Giro veloce
L. Capirossi
1'45.724
2006
Miglior Pole Position
L. Capirossi
1'45.724
2006
CIRCUITO
Nome Motegi
Costruito 1999
Modificato 1999
Pole position Sinistra
Lunghezza 4.801 km
Larghezza 15 m
Curve a destra 8
Curve a sinistra 6

La storia del circuito
Il circuito Twin Ring di Motegi è il primo del suo genere nel mondo. Una combinazione di un ovale American style (il cosiddetto superspeedway) ed un normale circuito europeo. E' situato nel nord della campagna di Tokyo. Il Twin Ring include un superspeedway ed una pista tradizionale. Sono disponibili, inoltre, molti tracciati più corti, per eventi minori.

La pista tradizionale ha una lunghezza di 4.801 metri e la sua larghezza è compresa fra i 12 ed i 15 metri. Si tratta di un tracciato destrorso, con un rettilineo di 762 metri ed è situato a 180 metri sopra il livello del mare. Così come Suzuka il circuito di Motegi offre molte possibilità per le case automobilistiche o motociclistiche che vogliono sviluppare i propri veicoli, sezioni per le prove di frenata, di slittamento, di controllo sul bagnato, eccetera. Al contrario della pista più anziana, ormai un po' datata, quella di Motegi offre standard di sicurezza molto elevati.

Purtroppo, se contrapposta a Suzuka, appare molto meno tecnica e, in definitiva, sicuramente assai meno selettiva. Di Suzuka le mancano i curvoni veloci, i punti tecnici, così che - a giudizio dei piloti - quello di Motegi non è un tracciato dove l'uomo possa fare una grande differenza. In compenso esalta le doti di accelerazione e frenata dei mezzi, per questo è ritenuto dalle case di pneumatici assai impegnativo, sotto questo punto di vista. La Michelin, che equipaggia tutti i piloti della 500 lo ritiene particolarmente duro per il pneumatico anteriore che dev'essere di mescola tenera per offrire il massimo dell'aderenza, ma nel contempo abbastanza rigido per offrire stabilità nelle brusche frenate.