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Test a Barcellona 19/3/2004
Biaggi a Barcellona prenota la BMW, Rossi in difficoltà
Cinque Honda davanti alla prima Yamaha rivelano che la Guerra è iniziata con tre settimane di anticipo sulla data e sul luogo previsto per la prima battaglia, il 10 aprile, a Jerez.
Il fatto, poi, che a condurre la prima M1, alle spalle di Biaggi, Barros, Gibernau, Melandri ed Hayden, sia Colin Edwards fa riflettere ancora di più.
E’ assolutamente inusuale, infatti, scoprire Valentino Rossi in nona posizione, ad oltre un secondo dal miglior tempo, e per di più addirittura dietro anche alla Suzuki di John Hopkins.
Tanto inusuale che c’è chi – addirittura – dice che il Fenomeno si stia nascondendo, ma non è così.

“In tutta onestà non riusciamo a capire perché non riusciamo a far rendere la moto. Non ho confidenza con l’anteriore, non mi diverto a guidare. Cercherò di vincere egualmente la BMM, ma per il momento non sono veloce nemmeno con le gomme da tempo. Burgess non è preoccupato e Colin Edwards è soddisfatto della sua sesta posizione, ma io no. Del resto lui lo capisco: sono io a dover cavare il ragno dal buco, quando ci sarò riuscito, poi, il mio assetto finirà sulla sua moto. Funziona così anche per le gomme che la Michelin mi fa provare…poi dei miei test, che fanno a fare a me perché così fanno prima, ne beneficiano addirittura i miei avversari…”.

E’ una polemica garbata, quella di Rossi, ma la gentilezza durerà poco se da Iwata non arriverà qualche soluzione, temiamo.

“A Phillip Island la Honda ha fatto un passo avanti importante, di motore. Non ce lo aspettavamo”, aggiunge Valentino.

Max Biaggi, dal canto suo, ribadisce il miglior tempo e non fa previsioni. Ha ancora da provare una nuova forcella, ma è già moderatamente soddisfatto. E trattandosi di lui è quasi un vero miracolo.

Tutti i piloti Honda, del resto, sono contenti. Barros parla poco, ma ha un posso eccellente; Gibernau lo stesso e Melandri pure inizia ad alzare la cresta, con continue frecciate sulle prestazioni della RC211V di Biaggi “che è un po’ più veloce di quella degli altri”.
Buon segno, sembrerebbe di poter dire, per mamma Honda. Ma la concorrenza dov’è?

Se sospendiamo il giudizio su Rossi, che è una mangusta e può mordere sempre e dovunque e da qualsiasi posizione, gli altri navigano nel Bronx delle retrovie. Ducati inclusa che a Barcellona ha deciso di provare un nuovo software di gestione del motore che migliora l’ingresso in curva ed i consumi. Cosa che non ha impedito a Capirossi e Checa di sdraiarsi entrambi. Non si capisce se per la novità tecnica o, semplicemente, perché stanno portando al limite le Bridgestone che, di fronte alle Michelin, a Barcellona, sembrano un po’ in difficoltà persino nel loro regno, quello degli pneumatici da tempo.

Dice Biaggi: “non avrei voluto usare una gommetta, ma la Michelin me l’ha chiesto ed io, che ho rifiutato sino ad ora, ho dovuto dire di sì”.

Il motivo è evidente: si cerca di tastare il polso agli avversari. La guerra, ormai, è totale.

classifica MotoGP - top speed MotoGP

(a.f.)

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