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Test in Qatar 3/3/2004
Tamada in "pole" in Qatar, Rolfo fa il botto

Makoto Tamada vuole guadagnarsi i galloni da ufficiale e l'unico modo che ha per riuscirvi è attirare l'attenzione su di sé. Ieri ce l'ha fatta anche grazie al clima, che nella terza giornata di prove, è stato mite raggiungendo punte massime di 25 gradi, mentre la temperatura dell’asfalto ha toccato punte di 38 gradi in assenza di vento.

"Makoto è riuscito a demolire la miglior prestazione ottenuta da Checa nella stagione passata e grazie ad un tempo inferiore di due secondi e tre decimi rispetto al record - ha ricordato Giulio Bernardelle, il suo direttore tecnico - I risultati di questi test sono facilmente analizzabili perché ci basta controllare i tempi sul giro. Non capita sempre di poter lavorare durante un test, dove vada tutto bene come è successo nei tre giorni appena trascorsi. Abbiamo l’impressione di aver trovato un ottimo setting di base per quanto riguarda il telaio e le sospensioni della moto. Negli ultimi due test prima dell’inizio della stagione, ci concentreremo soprattutto nell’affinamento della messa a punto dell’elettronica del motore”.

Non fa riferimento, l'ingegnere, al fatto che (sembra) per ottenere il risultato-monstre il giapponese si sia sparato due gommette da tempo.
Le informazioni, comunque, sono frammentarie, così c'è chi dice che il simpatico makoto le abbia poi prese, nella simulazione del Gran Premio, da Marco Melandri, che anche ieri è andato molto bene, con il solito dubbio - peraltro sempre presente in queste prove - del tempo effettivo.
La squadra, del ravennate infatti, lo ha piazzato per la prima volta davanti al suo caposquadra, Sete Gibernau, che non stava benissimo, mentre alcune squadre rivali gli hanno accreditato un tempo lievemente superiore. Parliamo sempre, comunque, di centesimi.

“Questa sessione di test in Qatar è stata molto positiva - ha spiegato Melandri - sono contento per il metodo di lavoro con cui abbiamo affrontato queste prove. Credo di aver fatto un passo avanti mentalmente, l’Australia mi ha insegnato molto, ho riflettuto tanto e sono arrivato in Qatar più tranquillo e con le idee chiare. Oggi abbiamo fatto qualche piccola modifica di assetto ed effettuato molte prove di gomme. Nel pomeriggio ho effettuato una simulazione di gara e posso dirmi molto soddisfatto perché ho girato con un passo costante di 1’58”basso anche quando, nella seconda parte, le gomme hanno cominciato a calare. Sicuramente durante l’endurance non avevamo l’assetto migliore dei tre giorni ma è stata comunque una prova molto importante per capire come cambia la moto durante la gara”.

Soddisfatto anche Gibernau, che nel pomeriggio è apparso però molto affaticato.

Ufficialmente contento, ma in realtà un po' preoccupato per quanto riguarda la tenuta delle Bridgestone alla distanza, Loris Capirossi.

"Non siamo ancora al 100% con l'anteriore ma siamo sulla buona strada - ha commentato Capirex - La GP5 va davvero bene anche su questa pista e sono certo che gli pneumatici miglioreranno ancora prima che si venga a correre qui il prossimo Ottobre. Non ho voluto usarne uno da qualifica perché siamo concentrati su un lavoro di sviluppo troppo importante per essere distratti dalla ricerca tempi sensazionali: lavoriamo con calma . Ci sarà il momento anche per quelli".

Nemmeno Barros ha utilizzato gomme da tempo, ciò non gli ha impedito, però, di incappare in una scivolata.

" Mentre provavo una gomma anteriore nuova sono finito in terra - ha commentato il brasiliano - una cosa da niente, ma qui nelle vie di fuga non c’è sabbia o ghiaino, ci sono delle piccole pietre. Belle dure, posso testimoniare! Comunque, ammaccature a parte, per quanto riguarda le gomme devo dire che c’è stato un ulteriore salto di qualità. Ho finito il lavoro sulle anteriori mentre sui pneumatici posteriori è rimasto qualcosa da fare: di sei nuove, ne ho provate tre. Anche se sento che avrei potuto girare più forte, in generale questi test sono andati bene".

"I piloti sono tutti molto vicini - ha puntualizzato Sito Pons - a parte Tamada, che però ha utilizzato gomme da tempo"

Insomma, qui l'impressione è che, tranne i giovani e gli entusiasti, le squadre un po' si nascondano e su tutte l'HRC, che sulla pista di Losail non ha brillato.

Dove sicuramente il team ufficiale deve migliorare, comunque, è nella gestione delle informazioni: arrivano sempre buoni ultimi...evidentemente non gli interessa. Strano, visto che perlomeno uno dei loro piloti, ci ha sempre tenuto molto.

Da segnalare una caduta di Roby Rolfo, pare causata dal cedimento della sua Dunlop posteriore.

Insomma, qui l'impressione è che, tranne i giovani e gli entusiasti, le
squadre un po' si nascondano e su tutte l'HRC, che sulla pista di Losail non ha brillato. Biaggi, per esempio, è incappato in una scivolata, e poi nel pomeriggio non ha girato molto.

I TEMPI (ufficiosi)

1. Tamada (Honda) 1’56”64:
2. Melandri (id.) 1.57.31;
3. Gibernau (id.) 1’57”32;
4. Capirossi (Ducati) 1’57”32;
5. Barros (Honda) 1’57”37;
6. Hayden (id.) 1’57”43;
7. Checa (Ducati) 1’57”52;
8. Biaggi (Honda) 1’57”63;
9. Bayliss (id.) 1’58”21;
10. Rolfo (Ita-Ducati) 1’59”74.

(a.f.)

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