Test Yamaha a Sepang 26/1/2004
A Sepang Rossi balla da solo
E' calato il sipario, oggi, sull'evento più atteso
dagli appassionati delle due ruote negli ultimi tre mesi dove, al centro
della scena, uno solo ha brillato, gli altri dietro, già in ombra,
a fare da cornice all'assolo del protagonista.
Ci si aspettava l'acuto da Valentino Rossi nell'ultima giornata di prove
sul circuito si Sepang e questo è puntualmente arrivato con un
più che ottimo 2.02.75, a poco più di un decimo e mezzo
dal miglior crono di Biaggi. Senz'altro meno scontato invece era il
passo con cui il fuoriclasse di Tavullia ha percorso, o meglio, ha martellato,
in due mezze simulazioni di gara. Una serie di 2.03 basso, regolare
come un orologio, che ha fatto brillare di soddisfazione gli occhi degli
uomini della Yamaha.
Serafico ed imperturbabile invece, il capo meccanico Jeremy Burgess,
ha concesso che "Si, per quanto riguarda i tempi siamo andati molto
bene e siamo in linea con il programma di lavoro che avevamo pianificato.
E così andremo avanti a fare, passo dopo passo, per la strada
che ci indicherà il reparto corse della Yamaha".
Anche Vale, comunque felice di come si è concluso il primo appuntamento
con la nuova fiamma, adesso aspetta notizie da Iwata.
"Sono contento, questo sia chiaro, le prove sono andate bene e
la moto non ha problemi insormontabili. Se devo individuare un punto
migliorabile, l'ho già detto, è il motore, dove l'erogazione
va resa meno brusca e dove servono più cavalli. La Yamaha comunque
ci sta già lavorando. Uno dei punti forti è sicuramente
l'agilità, migliore della Honda.
Resta da verificare anche l'adattabilità della moto alle altre
piste, una delle cose su cui gli altri piloti Yamaha mi hanno messo
sull'avviso, ma generalmente, ripeto, sono soddisfatto.
"Sono sicuro," ha concluso rispondendo con un sorriso sornione
ad una domanda sugli ex della Honda, "che questi tempi non se li
aspettavano".
Qualche metro più in là, un secondo di distacco e qualche
difficoltà ad adattarsi al nuovo telaio non hanno tolto nulla
alla sportività di Carlos Checa, capace di ammettere candidamente
che Valentino "è andato persino meglio di quanto avessi
preventivato".
"Io ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi al nuovo telaio,"
ha detto ancora lo spagnolo. "Ho bisogno di un po' tempo in più
per adattarlo al mio stile, però mi sono già reso conto
che, per quanto riguarda le gomme, la Michelin ha ragione: la strada
giusta è quella delle anteriori da 16.5, sono più veloci
e offrono più aderenza in centro curva".
Decisamente più alti i tempi della seconda squadra Yamaha, con
Marco Melandri e Norick Abe entrambi impegnati nelle valutazioni delle
gomme da 16.5. "Così e così " le ha giudicate
per il momento per il giapponese alle prese con una ciclistica non ancora
perfetta mentre per Marco Melandri il problema maggiore dei test è
stata la non ancora perfetta forma fisica. "Mentalmente sono a
posto, già pronto a tirare, ma fisicamente ci vuole ancora qualche
tempo", ha detto il ravennate.
I tempi ufficiosi:
V. Rossi (Yamaha M1) 2.02.75 (59 giri)
C.Checa (id.) 2.03.72 (88 giri)
N. Abe (id.) 2.05.05 (52 giri)
M. Melandri (id.) 2.05.55 (55 giri)