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Test
Irta, Jerez 22-24/2/2003 "Sono caduto perché ho commesso un errore! Da quando venerdì pomeriggio ero salito sulla M1 a iniezione non avevo mai modificato la ciclistica, perché la moto mi sembrava equilibrata. Ma volevo essere sicuro, così ho provato a spostare il peso in avanti per caricare maggiormente l'avantreno. Già al primo giro ho capito che non era la soluzione giusta, ma essendo andato piuttosto piano ho voluto avere la conferma definitiva forzando un po' di più. Troppo, evidentemente, perché non ho finito il giro… Sono scivolato nello stesso punto dove è caduto Capirossi, una curva dove se hai molto peso sull'anteriore si fa molta fatica e appena ho preso la buca mi si è chiuso lo sterzo. Avrei dovuto fermarmi subito". Il bilancio dei test, e in particolare dell'ultima giornata di prove, rimane comunque positivo. "Sono contento, perché la M1 a iniezione si adatta meglio alle mie caratteristiche, mi piace di più l'utilizzo del motore e la sento molto più "mia". Anche il ritmo è buono e per questo sono ottimista". Nei sessanta giri compiuti, Marco ha provato un sacco di gomme posteriori. "Ho fatto tante prove per la Michelin e alla fine abbiamo trovato un paio di pneumatici che hanno un grip decisamente migliore. Alla fine, avrei dovuto sfruttare gli ultimi minuti per montare le gomme da tempo e girare con poca benzina nel serbatoio, ma la scivolata mi ha costretto a chiudere in anticipo questi test Irta. Mi dispiace soprattutto per la squadra". Ecco le sue valutazioni sui rivali. "Barros è sicuramente il più costante. Ho visto bene anche l'Aprilia: Edwards ha un buon ritmo e sarà la sorpresa del mondiale. La Ducati non l'ho seguita da vicino, ma il tempo sul giro è sicuramente buono. Quest'anno sarà un campionato davvero equilibrato e in prova basterà uno scarto di pochi decimi per trovarsi molto avanti o molto indietro in classifica". |
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