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il fatto 21/9/2006
In attesa di Yagi la Honda teme più il tifone Rossi

Yagi, tifone di categoria 3, in procinto di crescere alla 5 è atteso a Motegi verso il primissimo pomeriggio di domenica. Se arriva lui, comunque, la MotoGP non si fa. Sarebbe un bel guaio per Valentino Rossi che, fatalista, nella conferenza stampa pre-gara taglia corto: “Inutile preoccuparsi delle cose che non si possono controllare. Se piove l’asfalto sarà bagnato per tutti. Personalmente, però, preferirei una gara asciutta”.
Anche perché, fa notare qualcuno, Hayden sul bagnato non va poi così male.

“E’ vero – gli rende onore il sette volte iridato – Nicky con la pioggia va forte. Io comunque sono tranquillo perché nelle ultime tre gare la Yamaha è andata forte, anche in prova. Il problema è che fino ad oggi abbiamo recuperato bene su circuiti sui quali ero favorito, Motegi invece non mi piace molto, anche se vi ho vinto nel 2001 e fatto quattro podi. Il GP del Giappone non è decisivo, ma importantissimo sì. Mettere pressione a Nicky? L’unico modo per farlo è andare sempre più veloce di lui. Comunque magari lo sta già facendo per me la Honda stessa con la storia del rinnovo del contratto. Visto che lui è in testa al mondiale dovrebbe essere quasi una cosa automatica, ma rivedo nelle sue indecisioni le mie del 2003. Alla fine io passai alla Yamaha… potrebbe farlo anche lui, certo però che ci vuole coraggio perché la M1 è più difficile da mettere a punto rispetto alla RC211V. Da parte mia, comunque, niente in contrario Ciò che io spero, comunque, è che si possa arrivare a giocarsela all’ultima gara”.
Se continua così non c’è alcun dubbio: da Laguna Seca in poi, infatti, Vale ha recuperato ben 30 punti all’americano passando da -51 a -21 punti. Un bel passo in avanti. Cosa ne pensa lo stesso Hayden?

“Rossi mi ha battuto la scorsa settimana in pista – ammette onestamente Kentucky Kid – io ho avuto problemi alla frizione, ma non voglio cercare scuse. Spero solo che la nuova frizione che la Honda mi ha promesso per Motegi funzioni”.
Non è il solo ad aspettarsi novità tecniche, Nicky. In lista per ricevere degli aggiornamenti, infatti, c’è anche il vincitore del GP d’Australia, Marco Melandri.

“Dopo la gara abbiamo fatto una riunione con Gresini e la Honda – rivela l’italiano – e qualcosa di nuovo potrebbe esserci”.
La novità più grossa, però, è che l’HRC ha chiesto a Marco di provare l’attesissima 800, visto che Pedrosa ha marcato visita e Hayden, non avendo ancora firmato, non ha il permesso di salirci sopra.

“Saperlo mi ha fatto piacere ma…”, Melandri non continua la frase.
La realtà è che la Honda ha chiesto una firmettina anche a lui. Allora tanto vale metterla sotto il contratto che la Ducati gli ha già fatto recapitare. Un accordo che, a sentire il responsabile della casa bolognese, Livio Suppo “non droga assolutamente il mercato, visto che l’offerta è inferiore all’ingaggio che Marco attualmente percepisce da Gresini”.

La differenza, dunque, sta nel fatto che la Ducati garantisce l’ufficialità e l’ingaggio. Oggi, non domani. Due cose che Fausto Gresini non può assicurare: la prima perché non ha il potere di farlo, la seconda perché in questo momento non ha ancora lo sponsor per il 2007.

Melandri, dunque, sembra apparentemente sempre più vicino alla Rossa. Bello, ma che ne pensano due diretti interessati, Capirossi e Rossi (in prospettiva 2008)?

“Per me la Ducati può fare quello che vuole – spiega Capirossi, favorito assoluto domenica – io ho firmato un contratto annuale perché voglio decidere anno per anno se correre o meno. Se dovessi andare più piano di chiunque me ne rimarrei a casa”.

“Se la Ducati prenderà Melandri vorrà dire che hanno deciso di rinunciare a farmi la solita offerta anche per il 2008”, è la replica, invece, di Valentino. Quando gli si fa notare, però, che un posto si libererebbe comunque, quello di Loris, il re della MotoGP, ritratta, ma con poca convinzione. Il leone non divide il suo regno con nessuno.

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