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Alvaro Bautista 17/9/2006
Bautista, tenero invincibile

di Lulù
Una vittoria schiacciante nella classe 125cc del Campionato del Mondo per il pilota di Talavera de la Reina (Spagna), Alvaro Bautista, 21 anni, si è imposto già dalla prova di apertura della stagione sul circuito di Jerez. Per lui era la prima vittoria in assoluto e l’emozione davanti a tutti i suoi tifosi è stata indescrivibile. Una prima vittoria che forse ha segnato il suo destino.

Dopo una stagione da dimenticare con la Honda, il giovane spagnolo è tornato dal suo vero amore, l’Aprilia, con la quale aveva già conquistato i suoi primi podi nell’annata 2004. Se sapeva di poter fare bene, la vittoria gli ha fatto capire che poteva fare anche di più.

Un pilota convinto vale oro e nessuno è stato in grado di contraddirlo nella seconda tappa in Qatar. Lì ha vinto un’altra volta rompendo il sortilegio che vigeva sulla classe 125cc, in quanto dopo Arnaud Vincent nel 2002, nessuno era più stato in grado di vincere due gare di fila. Queste due prime servono a fare capire con chi abbiamo a che fare. Un pilota fuori classe, che vince il titolo “alla Valentino Rossi” già dall’Australia, quando rimangono ancora tre gare prima della fine della stagione. C’erano avversari del calibro di Mika Kallio, Mattia Pasini e Lukas Pesek ad intimidirlo ma lui se n’è andato e li ha lasciato tutti a bocca asciutta, in una situazione inappellabile.

Alvaro Bautista - mi raccomando l’accento sulla prima “a”, ci tiene molto - è un pilota molto umile e disponibile. Sempre il sorriso sulle labbra, riesce a trasmettere la sua positività a chiunque lo guardi in faccia. Ed è questa positività, questa convinzione che lo ha portato a stare dove sta adesso, lì tra i grandi. E’uno di loro anche lui adesso, è riuscito a dettar legge già dalla prima gara in una classe così difficile e instabile come la 125cc. Ed è un ragazzo così semplice, così genuino, che potrebbe sembrare distante ogni tanto solo per la sua timidezza.

E’ giovane, ama viaggiare, ama la vita delle corse che secondo lui fa maturare tanto con tutti questi spostamenti. Difatti è molto maturo sia come pilota che come persona. Molto concentrato quando è ora di entrare in pista, molto professionale. E’ stato aiutato dalla famiglia fin dall’inizio, dal padre, la madre e le sorelle, ma è il primo della sua famiglia a correre in moto, il primo della saga.

E’ salito per la prima volta su una minimoto a soli tre anni ed a 9 ha fatto la prima gara, vice-campione di Madrid già dalla stagione seguente. E’ campione per tre anni di fila, 1995, 1996 e 1997, ed è proprio nel 1997 che passa alla 50cc e conquista il suo primo podio. Nel 1998, continua con la Coppa Aprilia 50cc e giunge terzo dietro ai famosi Olive e Lorenzo! Nel 1999 esordisce nella 125cc, ed è quinto nella Coppa Movistar organizzata da Alberto Puig. Nel 2002 è vice campione nel Campionato Spagnolo 125cc ed è nello stesso anno che avviene il suo esordio mondiale a Jerez, prima di entrare a fare parte definitivamente del Continental Circus la stagione seguente con la squadra di Clarence Seedorf. Addirittura quarto in Australia ed ovviamente stracampione nel campionato spagnolo nel 2003, il 2004 lo vede per la prima volta sul podio con un ottimo secondo posto a Donington. Un podio che conquista per ben altre tre volte giungendo terzo e questo lo fa diventare una delle promesse per il 2005.

Una stagione che si rivelerà poi un disastro. Il Team passa alla Honda ed Alvaro non si adatta. Finisce in quindicesima posizione e molti tendono a dimenticarlo, tranne ovviamente Jorge Martinez Aspar che gli mette a disposizione una delle sue Aprilia per il 2006. Il sogno di Alvaro si avvera, ritrova la sua moto ed il resto lo sappiamo già. Parecchia gente ha capito subito che avrebbe vinto il campionato ma lui non si è mai sbilanciato, è sempre rimasto concentratissimo senza permettersi nessuna illusione. Solo dopo la gara in Malesia, ha cominciato a parlare del probabile titolo.. E’ uno che lotta, lotta tanto, e pretende molto da se stesso. Chiunque si ricorderà della gara a Brno, quando è stato in lotta con Kallio fino al traguardo, entrambi prendendo tutti i rischi del mondo per vincere. Bautista poteva accontentarsi del secondo posto ma ha lottato fino alla fine ottenendo la vittoria sul traguardo per pochi centesimi. Questi sono i veri campioni, quelli che anche con il titolo in tasca danno il massimo, vogliono vincere, sanno che possono vincere e vincono stracciando gli avversari. Non per niente è stato 12 volte sul podio in 13 gare, tra l’altro il 4° posto a Le Mans lo ha ottenuto per un tradimento della sua moto a fine gara..

Quando lo vedete passare nel paddock, quando parlate con lui, è un ragazzo come un altro, timido, gentile, disponibile, anche carino, ma quando si mette il casco, non esiste più nessuno e l’unica parola di ordine è vincere. Lo ha dimostrato vincendo questo titolo, un titolo più che meritato, già dalla prima gara.

Dopo la vittoria nel GP di Australia Alvaro potrebbe raggiungere e superare il record di 321 punti stabilito da Rossi nel 1997: attualmente Bautista è a quota 280. Ha a disposizione 75 punti per riuscirci, ma per poter veramente paragonare il risultato dovrebbe riuscirci con 15 gare, cioè 50 punti. Può farcela.

Alcune immagini di Alvaro Bautista
2006
Campione del mondo 125
2006 Australia
2006 Australia
Australia 2006
2006 Australia
Assen 2004
1997
Coppa Aprilia 50cc
1988

 

SCHEDA
Data di nascita: 21/11/1984 (21 anni)
Luogo di nascita: Talavera de la Reina, Spagna
Primo Grand Prix: 2002 SPA 125cc
Prima Pole Position: 2006 QAT 125cc
Primo Podio: 2004 GBR 125cc
Prima vittoria in GP: 2006 SPA 125cc
Partenze in Grand Prix: 64 (tutte in 125cc)
Vittorie in Grand Prix: 7
Podi: 16
Pole Position: 5
Giri veloci in gara: 8
Campionati del mondo: 1 - 2006 125cc
Punti totali 2006: 280

 

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