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Rossi ad Estoril - 1/9/2004
Rossi all'Estoril cerca la sesta vittoria
Portandosi a casa metà delle vittorie fino ad ora disponibili nel Campionato Mondiale MotoGP del 2004, la Yamaha ha dimostrato senza ombra di dubbio le proprie capacità nelle prime dieci gare della stagione. Avvicinandosi all’undicesima, i piloti, Valentino Rossi e Carlos Checa, sono ottimisti sapendo che le loro Yamaha YZR-M1 sono sicuramente tra le principali pretendenti al titolo.

Da parte sua Rossi è, a questo punto, il terzo pilota a vincere di più nella classe regina della storia grazie alle 38 vittorie già ottenute nonostante la sua ancora relativamente “tenera” età. Per quanto riguarda la gara portoghese, è fondamentale rilevare come, negli ultimi anni, Rossi si possa considerare il “Re” dell’Estoril: l’ex campione delle classe 125cc e 250cc ha vinto le ultime tre edizioni della gara della classe MotoGP/500cc.

Data la sua impareggiabile capacità di trovare la vittoria in situazioni apparentemente difficili, in Portogallo Rossi cercherà di portarsi a casa la vittoria numero sei di questa sua stagione di debutto alla Yamaha. La sua incredibile percentuale di vittoria (addirittura del 50%) non include l’ultima gara disputata a Brno. Gara che il pilota più famoso al mondo considera comunque un’esperienza importante.

“Le cose andavano bene a Brno fino a che abbiamo avuto dei problemi alla gomma posteriore durante la gara, ma Estoril dovrebbe essere un circuito su cui possiamo far bene,” ha detto Rossi prima di aggiungere una nota di cautela. “Detto questo, non posso fare a meno di notare che ogni volta che arriviamo su un circuito sul quale ci aspettiamo di far bene succede esattamente l’opposto e vice versa”.

Rossi, che ha 17 utilissimi punti di vantaggio in campionato con ancora sei gare da disputare, ha affermato, “Il circuito dell’Estoril è pieno di buche e abbiamo avuto non pochi problemi con la nostra moto sulle buche quindi spero che riusciremo a trovare una soluzione abbastanza velocemente in questo fine settimana. Con l’eccezione di Motegi, credo che avremo buone possibilità su tutti i rimanenti circuiti. Anche il Quatar fa eccezione perché naturalmente nessuno ha un’idea di come possa essere. Le piste che mancano mi piacciono tutte quindi darò il massimo per poter vincere il campionato”.

Pur avendo fatto vedere ottime cose sia in qualifica che in gara all’Estoril nelle passate stagioni, Checa sembra avere sentimenti contrastanti nei confronti dell’Estoril. “Anche se ho avuto risultati abbastanza buoni, l’Estoril non è una delle mie piste preferite,” ha affermato. “E’ abbastanza sicura, ma è scivolosa nell’ultima parte e anche piuttosto lenta. Si usa solamente il 10% del potenziale della moto in quella parte del tracciato, ma sfortunatamente il regolamento non permette di passare da una MotoGP ad uno scooter, che è quello che uno vorrebbe fare in quel punto!”

Questo carattere mutevole del circuito è, secondo Checa, il fattore più importante da tenere in considerazione. “L’ultima parte è lentissima, il resto del tracciato è pieno di buche e c’è un rettilineo lunghissimo. A questo punto della stagione la moto mi dà buone sensazioni ovunque il fondo dei circuiti sia buono. Fino ad ora il Brasile è stata la gara peggiore per noi e sono anche rimasto deluso in Germania dove sono caduto, ma a parte questo la moto mi ha sempre dato ottime sensazioni dopo il Brasile. Da qui alla fine della stagione devo riuscire a mantenermi costante in gara”.

Brivio, Estoril è la nostra pista
Dopo alcune magnifiche prestazioni da parte dei suoi piloti e della sua squadra in quella che è diventata la stagione in cui il Team ufficiale ha dimostrato una competitività mai raggiunta prima, il Team Director Davide Brivio guarda all’Estoril come un’altra possibilità per le sue Yamaha di mettersi in luce. La ragione del suo ottimismo non dipende solamente dai recenti risultati in gara, ma anche alle ottime prestazioni fatte durante gli importanti test successivi al Gran Premio di Brno.

“Siamo rimasti a Brno per due giorni di test che ci hanno dato risultati decisamente positivi,” ha dichiarato Brivio. “Abbiamo continuato a lavorare sulle mappature dei motori e sugli assetti. I nostri tempi sul giro sono stati ottimi con le coperture Michelin, nonostante il fatto che alcune delle gomme usate fossero più morbide”.

Estoril, pur essendo una delle piste più lente in calendario, ha comunque delle curve veloci e delle curve lente e un lungo rettilineo. “Estoril può essere una pista favorevole alle nostre moto perché ha molte curve e chicane e la M1 si adatta bene a questo tipo di circuito,” ha detto Brivio. “Credo che possiamo fare bene. Carlos era in pole nel 2002 ed è evidentemente una pista su cui riesce a far bene. Dopo i test di Brno arriviamo in Portogallo con molte più informazioni sulla moto, in particolare per quanto riguarda la gestione dell’erogazione del motore. Non vediamo l’ora di continuare in questa sfida e ancora di più di riuscire a mantenere il nostro vantaggio in campionato”.

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