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Camel a Istanbul 20/10/2005
Barros e Vermeulen, la nuova coppia sulla nuova pista di Istanbul

Dopo Shanghai per la seconda volta in questa stagione la MotoGP scopre una pista nuova, nata dalla stessa matita del creatore della pista cinese. Anche l’Otodrom International Circuit, situato circa a sessanta chilometri da Istanbul, è stato infatti disegnato dall’ingegnere Hermann Tilke, come d’altra parte il circuito di Sepang, ma differisce da entrambi per la mancanza di lunghissimi rettilinei: quello principale misura infatti 720 metri. Danno carattere alla pista comunque, una gran varietà di dislivelli e una serie di curve molto diverse tra loro, veloci, tecniche o molto lente, come la 13 e la 14. Alcune di queste sono disegnate – un’idea di Tilke – a somiglianza di punti famosi di altri tracciati. Per esempio la curva 1 e la 2, sono la copia della “Esse di Senna” di San Paolo, mentre la curva 11 assomiglia alla mitica Eau Rouge di Spa, anche se sicuramente è meno paurosa. Non manca nemmeno una curva dal triplice apice, la 9, simile alla Spoon Curve di Suzuka. Si tratta di un tracciato spettacolare per il pubblico ed impegnativo per i piloti perché l’altimetria crea alcuni punti di frenata “ciechi”. Anche le infrastrutture sono magnifiche, i box molto grandi. Unico neo la lontananza dalla città ed il traffico che rende difficili gli spostamenti.

“La gara in Turchia è molto interessante per il campionato e la MotoGP – spiega Sito Pons - I piloti si troveranno, come sempre quando si arriva in un circuito nuovo, tutti a partire dallo stesso livello e questo sarà un fatto positivo per Chris che, con una gara alle spalle, conosce anche un po’ di più la moto. Spero che Alex venerdì stia meglio e che al momento di scendere in pista non risenta troppo per le conseguenze della caduta dell’Australia. Scopriremo dunque questa nuova pista che si dice sia molto spettacolare e cercheremo di capire rapidamente come preparare al meglio la moto per i nostri piloti”.

“Quando mi sono svegliato la mattina dopo la gara di Phillip Island per un attimo sono rimasto immobile pensando che quando mi sarei mosso avrei visto le stelle. – ha confessato Alex Barros - Invece le cose vanno un po’ meglio di quanto mi aspettassi. Faccio fatica a muovermi e il fianco sinistro mi fa male, ma comunque va meno peggio di quanto pensassi. Certo non è il massimo andare a correre su una pista nuova non essendo del tutto a posto fisicamente ma spero di recuperare velocemente in questi giorni”.

“Con una gara alle spalle spero che le cose saranno un po’ più facili, anche se la pista è completamente nuova quindi una cosa in più da imparare – gli fa eco Chris Vermeulen - Il fatto positivo è che sarà così per tutti. Adesso ho un po’ di esperienza sia per quanto riguarda la moto sia per quanto riguarda le gomme ed il mio obiettivo è di fare meglio di quanto abbia fatto in Australia. Mi piacerebbe fare delle buone prove e finire la gara nei primi dieci. Vediamo, io sto vivendo questa esperienza con grande tranquillità e soprattutto mi sto divertendo molto”.

(f.d.z.)

 

 

 

 

 

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