Ducati
a Phillip Island 14/10/2004
Gran Premio più test per la Ducati
in Australia
Il Gran Premio d'Australia di questo weekend completerà
l'impegnativa serie di tre gare in tre settimane consecutive. L'ultimo
appuntamento della stagione 2004 si terrà a Valencia (Spagna) il
31 ottobre: Phillip Island è dunque per tutti la penultima “chance”
prima della conclusione della stagione MotoGP.
I piloti della Ducati Loris Capirossi e Troy Bayliss sono quindi intenzionati
a farsi valere sulla pista australiana dove, lo scorso anno, erano rispettivamente
secondo e quarto in griglia di partenza. Loris aveva poi terminato la
gara con un brillante secondo posto mentre Troy è caduto nei primissimi
giri mentre era con il gruppo di testa. Questo circuito, che a partire
dal 1989 ha ospitato nove GP, è uno dei più popolari del
calendario del Motomondiale. I piloti amano il pittoresco tracciato quasi
in riva al mare perché è velocissimo, molto tecnico e spesso
teatro di battaglie entusiasmanti.
"A tutti i piloti piace Phillip Island - spiega il direttore tecnico
della Ducati Corrado Cecchinelli - piace molto pure a me, anche per il
paesaggio che lo circonda: è bellissimo vedere gareggiare le moto
con lo sfondo del mare! Inoltre Phillip Island sarà una gara molto
diversa dalle due che l'hanno preceduta: la temperatura sarà senz'altro
più bassa! Il tracciato non somiglia alla maggior parte degli altri
che abbiamo visitato, che spesso presentano un semplice susseguirsi di
frenata, curva, accelerazione e così via: qui ci sono molte curve
veloci e rapidi cambi di direzione con pochissime frenate intense. Queste
caratteristiche si dovrebbero sposare bene con la nostra moto e sono certo
che Loris e Troy lo faranno vedere!".
Dopo la bella prestazione di Loris in Malesia, la squadra bolognese ha
il morale alto e tanta voglia di un risultato ancora migliore.
"Arriviamo a Phillip Island con una buona carica e ci aspettiamo
un bel weekend - dice Livio Suppo - qui durante la gara dello scorso anno
siamo stati molto veloci e lavoreremo sodo per esserlo anche stavolta".
Il Ducati Marlboro Team sarà l'unica squadra a rimanere a Phillip
Island dopo la gara di domenica per due giorni di test in cui verrà
provata una nuova versione di telaio a traliccio.
Capirossi vuole un’altra...pizza
Phillip Island sarà sempre un posto speciale per Loris
Capirossi che qui, nel 1990, ha vinto il suo primo Titolo Mondiale. L'avvenimento
aveva addirittura ispirato lo chef di un ristorante italiano nella creazione
di una pizza in onore del pilota italiano. Questo weekend il 31enne torna
in Australia con la speranza di ripetere il risultato dello scorso anno
(quando era arrivato secondo) e salire così sul primo podio della
stagione.
"Sembra che le Ducati si adattino bene a questo tracciato, dove lo
scorso anno eravamo andati davvero forte - dice Loris - I test invernali
non erano andati benissimo ma, soprattutto nella seconda parte della stagione,
la moto è cresciuta molto e sono convito che qui potremo fare bene.
Bisogna però considerare sempre che il livello di competitività
di questo Campionato è davvero altissimo e che, così come
miglioriamo noi, migliorano anche le altre Case. Le corse sono così,
tutti siamo costantemente alla ricerca di una prestazione sempre migliore.
Phillip Island è davvero un bel tracciato, dove il pilota fa la
differenza. Mi piace molto anche se, in questo periodo dell'anno, il clima
non è dei migliori: il vento e il freddo possono infastidire sia
il lavoro di messa a punto sia la guida".
Bayliss sulla pista della giovinezza
L'anno scorso Troy Bayliss stava esaltando gli spettatori della
gara di Phillip Island quando, in seguito al contatto con un altro pilota,
è purtroppo caduto nei primi giri. Al pari del compagno di squadra
Capirossi, l'obiettivo di Troy è il primo podio della stagione
e cosa ci sarebbe di meglio che conquistarlo proprio davanti al 'suo'
pubblico?
"A Phillip Island i miei tifosi sono sempre stati molto calorosi
e mi spingono a dare il massimo - afferma Bayliss, vincitore delle gare
Superbike Australiana e Mondiale su questo circuito - Adoro tornare a
qui perché mi ricorda quando ho cominciato a correre: organizzavano
molte gare su questa pista, che è bellissima. E' uno di quei tracciati
dove ti diverti e dove spesso nascono della belle bagarre". Bayliss
spiega che l'ultima curva a sinistra di questa pista è quella che
preferisce tra tutte quelle del Mondiale. Come altri piloti, ammette che
uno degli ingredienti fondamentali per una prestazione brillante è
il coraggio perché molte curve sono velocissime. "Quella a
sinistra prima del tornante Honda è probabilmente la più
spaventosa di tutte - aggiunge - Mi è capitato di perdere l'anteriore
e poi di riuscire a recuperarlo. e posso assicurare che mi si è
gelato il sangue!".
IL CIRCUITO
Situato a 130 km a sud est di Melbourne, Phillip Island ha ospitato le
prime gare motociclistiche negli anni '20, quando i piloti correvano su
un polveroso tracciato lungo 12 chilometri e l'unico d'accesso all'isola
era possibile solo via mare! Il circuito andò in disuso ma venne
recuperato e rimodernato sul finire degli anno '80 per ospitare il primo
Gran Premio australiano nel 1989. Da allora è diventato famoso
per le entusiasmanti battaglie tra folti gruppi di piloti. Il circuito
è il più veloce tra tutti quelli che attualmente ospitano
il Campionato MotoGP , secondo unicamente a quello di Assen, ed è
molto probante per moto e pneumatici. Gli elementi indispensabili per
vincere sul circuito dello Stato di Victoria sono tre : nervi saldi, determinazione
e una moto molto maneggevole. E' la pista preferita di molti piloti perché,
diversamente da tanti circuiti nati per contenere la velocità delle
auto da F1, Phillip Island è dominato da curve velocissime che
offrono un ottimo banco prova per l'abilità dei piloti.
L'unico neo del circuito australiano è il vento che, in primavera,
spira forte dallo Stretto di Bass.
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