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Ducati a Sepang 5/10/2004
La Ducati dal deserto del Qatar alla giungla della Malesia
Dal deserto la Ducati si sposta nella giungla in vista del Gran Premio della Malesia, quattordicesimo dei 16 appuntamenti del Mondiale e seconda delle tre gare previste in tre weekend successivi lontano da casa. "Temprati" dal caldo torrido del deserto del Qatar, dove la scorsa domenica si è tenuto il primo Gran Premio del Medio Oriente, Loris Capirossi e Troy Bayliss non dovrebbero incontrare grosse difficoltà nell'adattarsi al clima malese.
I piloti della casa bolognese, che nelle ultime due gare non hanno guadagnato punti, sperano di potersi riscattare sulla pista di Sepang: entrambi sanno che la Desmosedici GP4 può portarli al podio, ora ci vuole un pizzico di fortuna in più per poterlo dimostrare.

"Le ultime due gare non sono andate di certo alla grande per noi - ha detto il direttore del team Ducati Livio Suppo - ma crediamo che il nostro momento stia arrivando. Lo spirito di tutti nel Team è sempre buono, la moto va bene e i piloti lottano sempre con grinta. Non vediamo l'ora di essere a Sepang: abbiamo davvero bisogno di un bel week end positivo e rigenerante!".

Il direttore tecnico della squadra, Corrado Cecchinelli, invece sa bene cosa richiede questo circuito, ricavato dalla giungla adiacente all'Aeroporto internazionale di Kuala Lumpur.
"Sulla pista di Sepang ci vuole innanzitutto una moto ben bilanciata - ha spiegato - la gara, così come è successo in Qatar la scorsa settimana, si correrà in condizioni climatiche estreme, quindi cercheremo di rendere le moto il più confortevole possibile, per permettere ai piloti di mantenere un buon ritmo fino all'ultimo giro".

Il caldo, l'umidità e le impressionanti velocità che verranno raggiunte dalle moto non sono le uniche cose a impensierire il Ducati Marlboro Team. La logistica necessaria a spostare in giro per il mondo le 10 tonnellate di materiale della squadra italiana, stipate in 40 casse, è infatti molto complessa. Le casse vengono trasportate su 3 Jumbo 747, insieme al resto del materiale di tutto il paddock, che raggiunge un peso complessivo di circa 300 tonnellate. Dopo la gara di Sepang, le casse verranno inviate in Australia e arriveranno a Phillip Island entro il prossimo martedì notte.

Capirossi spera che Sepang piaccia...alla Desmosedici!
Loris Capirossi non ha terminato il GP del Qatar ma ha ormai archiviato il brutto ricordo, preferendo concentrarsi sul prossimo appuntamento in Malesia. Inoltre a Sepang dovrebbe essere in perfetta forma, libero dal dolore al piede destro (strascico dell'incidente occorso in Giappone) che lo ha accompagnato durante il weekend in Qatar.
"Sepang è un circuito bellissimo, mi pace molto e spero che piaccia anche alla mia Desmosedici! - ha sorriso Capirossi, che qui ha conquistato un podio nella classe regina - Il clima tropicale è sempre una bella sfida per i piloti, per le moto e per le gomme. Il caldo sarà simile a quello che c'era in Qatar, ma sarà più umido.
Sepang mi piace perché è molto tecnica e presenta una bella varietà di curve: lente, veloci, in salita, in discesa.c'è davvero un po' di tutto. Ci sono anche due lunghi rettilinei che per noi non dovrebbero essere male, visto che la nostra moto è sempre la più veloce. Ultimo ma non meno importante, mi piace perché è larga e permette delle belle bagarre. Durante i test invernali tenuti su questa pista abbiamo avuto qualche problema, ma ora la moto è molto migliorata, quindi credo che potremo andare bene e, con un po' di fortuna in più, toglierci qualche soddisfazione".

Bayliss: a Sepang duelli in coppia
Lo scorso anno Troy Bayliss aveva debuttato a Sepang in quest'epoca, concludendo la sua prima gara in Malesia nei top ten. Questo weekend il pilota australiano spera di migliorare il risultato del 2003, dopo le ultime gare difficili da quando il paddock MotoGp ha lasciato l'Europa.
"Sepang sarà come il Qatar: caldo e difficile, un bel banco prova per la nostra resistenza! - ha detto l'australiano - mi aspetto più umidità, ma credo di essere abbastanza preparato per la temperatura della Malesia dopo l'esperienza nel deserto, anche se là non sai mai cosa aspettarti dal meteo. Il tracciato è veloce e scorrevole, molto bello per la gara perché è spazioso e permette anche di affrontare le curve fianco a fianco con altri piloti. Non vedo l'ora di essere là perché è tempo che la fortuna giri dalla nostra parte".

IL CIRCUITO
Sepang è il secondo circuito più lungo del Calendario Mondiale MotoGP (dopo Assen) e vanta il più lungo tempo sul giro, superiore di alcuni secondi rispetto a quello olandese.
Il tracciato malese è anche uno dei circuiti più larghi del Mondiale e mette alla prova moto e piloti con un incredibile varietà di curve e veloci rettilinei. Caldo e umidità aggiungono sale alla sfida, non solo per piloti e moto ma anche per i tecnici, i meccanici e tutti coloro che lavorano sulla pit-lane.
Sepang ha ospitato il suo primo Gran Premio nell'Aprile 1999 ed è subito piaciuto moltissimo. Il design del complesso e del circuito, nato nelle vicinanze del nuovo aeroporto di Kuala Lumpur, è un passo avanti rispetto a quelli dei circuiti tradizionali e combina un layout veloce e sicuro con box, strutture per la stampa e gli addetti ai lavori ultra moderni.

SEPANG
Lap record: Valentino Rossi (Honda) 2m 03.822s (2003)
2003 pole position: Rossi (Honda), 2m 02.480s

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