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La M1 ha qualcosa in più per una pista "stop and go"
Biaggi sale al secondo posto assoluto
Checa cerca ancora la sua prima vittoria con la M1
I commenti del team (Antonio Jimenez e Fiorenzo Fanali)
La Pista

il fatto - 1/10/2002 Giappone
GP di Motegi: la Yamaha ci riprova

Dopo i recenti, ottimi, risultati negli ultimi tre Gran Premi della MotoGP, la Yamaha torna in Giappone con la speranza di ulteriori successi. I suoi due piloti, Max Biaggi e Carlos Checa, sono stati tra i protagonisti della classe MotoGP sin da quando la pausa estiva del campionato è finita in Repubblica Ceca, dove Biaggi ha conquistato pole e vittoria. Nella gara successiva, in Portogallo, è stato Checa a partire dalla pole finendo al secondo posto in gara, sotto la pioggia. Due settimane fa, infine, di nuovo Biaggi ha conquistato la pole, assicurandosi poi il secondo posto in gara e in campionato.

Tre pole position consecutive suggeriscono che attualmente la M1 è la moto più veloce del gruppo e la squadra sta concentrando i suoi sforzi per trasformare tale velocità in ulteriori vittorie nelle ultime quattro gare del 2002. Quello di Motegi è un Gran Premio molto speciale perché si corre in Giappone e naturalmente non c'è nulla che il team preferirebbe di più che vincere qui, per ringraziare la Yamaha dell'impegno incredibile messo nel progetto della M1.

Motegi è anche la prima di un estenuante trio di gare, una di fila all'altra, con quella della Malesia che segue una settimana dopo questa e quella d'Australia, del 20 di ottobre. Il primo Mondiale della classe MotoGP della storia, si conclude a Valencia, in Spagna, il 3 di novembre.

 

 

 

 

 

 

 

 

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