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l'intervista 29/3/2005
Biaggi cerca un perché della crisi

Come è andato il precampionato?
“In generale siamo stati molto competitivi, ma le cose sono improvvisamente cambiate nell’ultimo test di Jerez. Io, ormai, fisicamente sono al 100%. Ho recuperato pienamente dopo l’incidente in Supermotard di questo inverno, anche se non ho potuto guidare la moto fino a gennaio. Devo dire, sinceramente, che mi aspettavo di provare più novità, quelle arrivate non sono abbastanza. Dobbiamo ancora migliorare molto per essere in grado di vincere e spero a questo punto che gli aggiornamenti arrivino in tempo”

Come vedi il tuoi principali rivali, Rossi, Gibernau ed Hayden?
“Mi sembra che non vi siano molti cambiamenti rispetto all’anno passato, anche se è vero che quest’anno le differenze fra I piloti sono nell’ordine dei decimi di secondo. Valentino, Sete e Nicky sono molto competitivi, più di me, devo dire, e non capisco perché. Hayden ha meno problemi e sta andando molto meglio dell’anno passato. Nonostante poi abbia una squadra nuova stanno facendo un ottimo lavoro. Detto ciò io posso solo pensare a me e provare a risolvere i miei problemi”.

Chi può essere l’outsider?
“Vedo molto forte Tamada. Si è adattato molto bene alle Michelin ed è migliorato parecchio”.

Cosa pensi della Honda in rapporto alla Yamaha?
“La Yamaha è migliorata molto rispetto all’anno passato, ma anche la Honda, anche se non posso dire di quanto. La prova è che molti di coloro che guidano la RC211V hanno fatto un groppo passo in avanti, anche se non è il mio caso. Mi piacerebbe avere la prova che anche la mia moto è migliorata quanto le altre, ma questo orrendo fine settimana a Jerez è stato un mistero completo per me. Del resto basta guardare ai tempi per rendersene conto”.

Rispetto al 2004 quanto è migliorata la RC211V?
“Per essere onesto non ho notato molti cambiamenti. E’ vero che è migliorata, ma non abbastanza”.

Fra pochissimo partirà il mondiale, come ti immagini la prima gara?
“E’ un mistero totale. Solo una settimana fa mi sentivo molto competitivo. A Barcellona sono stato il più veloce due giorni su tre e mi sarebbe piaciuto scoprire cosa avrei potuto fare il terzo giorno se la mia moto fosse partita, consentendomi di provare a fare un giro veloce. Ma ora, a meno di due settimane dal GP di Jerez, ci siamo persi. Dobbiamo continuare a lavorare e spero che quando torneremo a Jerez le cose si siano aggiustate. Correrò il primo Gran Premio cercando di dare il massimo e sperando che la moto per allora sia a posto, perché non ci posso litigare”.

Che farai prima dell’inizio del mondiale?
“Me ne tornerò a casa e proverò a rilassarmi”.

(m.d.s.)

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