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26/3/2004 PRESENTAZIONE HONDA RC211V
Barros avverte Rossi: non vincerai tu

Con 225 GP disputati Alex Barros è il "senatore" della classe regina. Per questo, nel giorno della presentazione del team ufficiale della HRC, dominatore degli ultimi dieci anni di corse con 8 titoli iridati, cinque di Doohan, uno di Criville e due di Rossi, gli è stato affidato un ruolo da protagonista al fianco del giovane Nicky Hayden. Trentatre anni sei vittorie. Il brasiliano ha alle spalle una carriera onorevole, e da quest'anno ha l'occasione della vista alla guida della RC211V lasciata libera da Rossi.

"La caduta a Suzuka, nel 2003, è stato l'inizio dei miei problemi con la Yamaha - ha raccontato prima di gettarsi nei test Irta - dopo non sono più stato fisicamente a posto. Per correre sono stato sempre costretto a prendere degli antidolorifici, fino all'operazione alla spalla a cui mi sono sottoposto alla fine della stagione. A parte ciò, però, non ho avuto quanto mi aspettavo: fra tante migliorie che ho chiesto alla Yamaha, l'unico vero sviluppo arrivato sono state le nuove teste, in Portogallo, che hanno regalato qualche cavallo in più al motore. Per il resto il telaio nuovo lo ho solo visto a Valencia, ma non l'ho utilizzato. Ce l'aveva solo Checa. E' ovvio, comunque, che l'impegno da parte della yamaha c'è stato. Solo non sono stati capaci di progredire".
E' una risposta, questa, alle recenti critiche portategli da Rossi, che non inserisce nella lista dei favoriti nella lotta per il titolo
"Sono qui per vincere, come tutti, e so che non sarà facile. La cinque cilindri, comunque, è una moto migliore, più sincera della Yamaha ed essere nella squadra ufficiale della Honda è un bel vantaggio. Non è mai capitato che il mondiale sia stato vinto da un pilota Honda non ufficiale. In HRC non esistono prime guide, io ed Hayden siamo alla pari, e avremo gli sviluppi per primi. Questo è certo. E' un vantaggio essere piloti HRC come ben sa Rossi. La sua moto aveva sempre qualcosa più delle altre. Basta un decimo per vincere un GP con due o tre secondi di margine".
Rossi, però, qualche volta, di margine ne ha avuto anche di più.
"E' vero - conferma Alex - Rossi, come pilota, non si discute. Se quest'anno sarà dietro sarà per colpa della Yamaha, non sua. Comunque non vincerà lui il mondiale e non vincerà nemmeno tanti Gran Premi, come era abituato a fare. Con la Yamaha puoi fare un giro veloce, non una intera gara. E' vero, però, che sono migliorati, ma la Honda ha sempre qualcosa in tasca: io credo che la Honda, fino ad oggi, abbia sempre giocato, girando il rubinetto dello sviluppo quel tanto che era necessario".
Fra i favoriti del campionato, dunque, Alex non vede Rossi, ricambiando così il "favore" al pesarese.
"Lo confermo. Il pilota più in forma, secondo me, è Sete Gibernau. Durante l'inverno è quello che ha fatto le simulazioni di gara più riuscite. Il vero avversario sarà lui".

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