19/3/2004
L'Anica contro Rossi e Alice
L' industria del cinema ha chiesto la sospensione immediata
dello spot di RossoAlice con Valentino Rossi. Secondo l' Anica (Associazione
nazionale industrie cinematografiche e audiovisive), lo spot è
colpevole perché mostra sale cinematografiche sporche e deserte,
oltre ad incitare alla pirateria.
"Lo spot offre un' immagine denigratoria del cinema, e va ritirato",
ha detto l'Anica.
Nel filmato si vedono sale in stato di abbandono, a tutto vantaggio
di uno schermo di computer dal quale si possono scaricare, come esplicitamente
sollecitato, film, musica e giochi gratis. L'Anica è convinta
che il messaggio di Telecom sia fuorviante: "è un invito
ad abbandonare il consumo di cinema in sala ed a porre in sostituzione
un comportamento illecito". Cioè quello di scaricare musica
e film direttamente da Internet.
L' iniziativa dell' Anica, che si è riservata ogni iniziativa
giudiziaria ed amministrativa nel merito, è partita con un telegramma
del presidente Gianni Massaro al presidente di Telecom Italia Marco
Tronchetti Provera, ai responsabili di RossoAlice, nonché ai
presidenti di RAI, Mediaset e La7, al ministro Urbani e ai presidenti
delle Autorità Garanti per la Concorrenza ed il Mercato e per
le Comunicazioni, Tesauro e Cheli e al Ministro della Comunicazione.
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