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17/3/2004
Rossi "cavaliere elettrico" della Cyber-Yamaha

Masao Furusawa, l'uomo che dovrebbe trasformare la finora deludente Yamaha M1 in una moto da titolo iridato, ha finalmente detto a chiare lettere quale è il punto chiave dello sviluppo della quattro cilindri in linea.

"Fino ad oggi abbiamo lavorato contemporaneamente sul controllo elettronico del freno motore, sulla potenza e sul controllo di trazione, ma nel 2004 sarà quest'ultimo a rivestire la massima importanza", ha detto Furusawa.

Il controllo di trazione in realtà è già presente sulla moto di Iwata e sulla maggior parte delle GP1 della classe MotoGP. La centralina, infatti, controlla l'accensione e l'iniezione, in relazione all'apertura della manopola del gas ed in base al altri parametri che raggiungono l'ottimizzazione con il ride by wire (l'acceleratore elettronico senza filo, utilizzato dall'Aprilia e dalla Suzuki ma non dalla Yamaha).

Sul motore della M1 evoluzione 2004 il controllo elettronico della trazione sembra lavorare meglio unitamente alla nuova fasatura del quattro cilindri che è del tipo "big bang". In pratica gli scoppi avvengono appaiati due a due, cosa che permette già di per se stesso una migliore trazione.


Senza rivelare molto l'ingegner Giancarlo De Angelis, direttore della divisione Motosport della Magneti Marelli, dall'anno passato al fianco della Yamaha, oltreché della Ducati, ha confermato al settimanale "Sport MotoAuto" l'importanza del controllo di trazione.

"Amministrare tanta potenza - ha detto il tecnico - su una sola ruota presuppone due scenari principali: trazione e frenata. Situazioni che non si verificano assolutamente sulla F.1. Per esempio, il controllo della trazione: nelle auto sono chiari il significato e le soluzioni, le ruote iniziano a pattinare e si interviene abbassando la coppia del motore. Sulla moto, spesso, oltre al pattinamento o addirittura prima c'è l'impennata della moto stessa, e con le potenze attuali il rischio di un repentino ribaltamento. Altra differenza in staccata: in F.1 il freno motore rappresenta una grossa percentuale della frenata, nelle moto il freno motore va gestito al millimetro sia per impedire il bloccaggio della ruota ed il suo eventuale slittamento. Di conseguenza si interviene sulla frizione per evitare questi problemi. Quindi gestioni fra i due mondi completamente diverse".

Al momento il problema principale della nuova accoppiata motore-elettronico - la durata - sembra essere stato superato.
Dal punto di vista della ciclistica la M1 2004 ha un centro di gravità più basso, grazie al nuovo forcellone e, anche se le differenze non si percepiscono al primo colpo d'occhio, una aerodinamica migliore.

(Andrea Filacchioni)

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