il fatto - 10/03/2002
Rossi e la Honda record anche a Barcellona
E' stata una dura lezione quella che la Honda ha impartito
alla concorrenza, nei test Irta di Barcellona. Come previsto, infatti,
Valentino Rossi ha demolito, dopo quello di Sepang, anche il record
della pista spagnola, girando in 1'44"280, ben più veloce
della sua stessa pole (1'45"507), per non parlare del record della
pista (1'46"619).
Il campione del mondo ha girato di passo su tempi da fantascienza solo
pochi mesi fa, ma va dato il giusto risalto anche alla prestazione di
Loris Capirossi che, in sella alla due tempi NSR iridata con un giro
dei suoi si è avvicinato al "mostro" a quattro tempi
di Vale, la RC 211 V, regalandogli appena due decimi.
La dimostrazione di forza della Honda è stata completata dal
terzo tempo, 1'44"611, di Tohru Ukawa, anche lui alla guida della
cinque cilindri.
Alle spalle del terzetto, separato da una barriera alta quasi un secondo,
Carlos Checa ha portato in prima fila virtuale la Yamaha M1, impegnandosi
al limite, come testimonia una sua caduta.
E' stata la vera delusione di questi test, la "Mission One".
La quattro cilindri in linea di Iwata, infatti, è apparsa poco
competitiva, tanto che Biaggi, perfezionista come al solito, pur girando
fino alle sei di sera si è ritrovato davanti, oltre che il compagno
di squadra, anche le Honda NSR di Barros e Katoh.
E' incomprensibile la scarsa velocità della M1, soprattutto se
si tiene conto che quello della Yamaha è un progetto che ha alle
spalle più di un anno di sviluppo. In questo senso, infatti,
nulla si può rimproverare alla Suzuki ed all'Aprilia, che hanno
preso, rispettivamente, 1"8 e 2"6 dal giro veloce di Rossi,
visto che sia la GSV R (questa la nuova denominazione della XREO) che
l'RS3 italiana, hanno poche migliaia di chilometri nelle ruote.
"La Honda ha posizionato l'asticella del salto molto in alto",
ha osservato argutamente Roberts jr.
"Sono rimasto negativamente sorpreso dalla Yamaha - ha ammesso
superRossi - credevo che sarebbero stati più competitivi".
"C'è stato poco sviluppo - è stata
la spiegazione di Max Biaggi, molto deluso - non ho mai guidato una
moto con così tanti problemi".
"Ho provato a stare dietro a Rossi, ma in accelerazione ci va via
ed è anche molto più veloce nelle curve - ha ribadito
Checa, che ha aggiunto - spero però che noi si possa migliorare,
magari non in tempo per la prima gara, ma più avanti".
"Valentino non si batte - ha sentenziato Loris Capirossi - ma io
per il podio, con la NSR posso lottare. L'ho guidata in un modo che
dimostra che se l'avessi avuta anche l'anno scorso il campionato sarebbe
potuto andare diversamente".