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Yamaha al Mugello 30/5/2006
Rossi, il mio mondiale inizia al Mugello

Il prossimo fine settimana la Yamaha affronterà il Gran Premio di casa con l’obiettivo di trasformare un altalenante inizio di stagione, in una decisa sfida per il titolo della MotoGP. Il veloce e filante tracciato del Mugello rappresenta un terreno di battaglia ben diverso dalle tortuose e strette curve di Le Mans e Shanghai, e sia Valentino Rossi sia Colin Edwards sperano in una altrettanto diversa fortuna rispetto a quella sperimentata nei primi cinque round iridati.

Rossi, in particolare, è deciso a riportare in carreggiata la sua difesa del titolo iridato davanti all’adorante pubblico italiano. La Superstar di Tavullia, che la settimana scorsa è stata premiata ai prestigiosi “Laureus Sports Awards” con il premio “Spirit of the Sport”, vuole aggiungere l’ennesimo trofeo alla sua bacheca, aggiudicandosi il quinto successo consecutivo sulla pista del Mugello.

L’obiettivo di Edwards è focalizzato sullo stesso gradino del podio dopo aver dimostrato un potenziale vincente nell’ultima gara in Francia. L’americano era stato costretto nella via di fuga nella prima curva ma si è fatto strada dall’ultima posizione al sesto posto finale con un recupero che lo ha portato a soli 11 secondi dal vincitore. Come Rossi sa bene che, se le cose gireranno per il verso giusto, il prossimo fine settimana potrebbe trasformarsi in un glorioso ritorno a casa per la squadra che ha la sua sede a Milano.

Valentino: 11 vittorie mi andrebbero bene
Dopo aver raccolto zero punti nelle ultime due gare, prima per un problema alla gomma e poi per uno al motore, Rossi ha attualmente un distacco di 43 punti dal leader Nicky Hayden (Honda) e occupa l’ottava posizione in campionato, il suo peggior inizio di stagione di sempre. Tuttavia, con il tipico ottimismo che fonda le sue basi sulla fiducia nel proprio immenso talento, l’italiano rifiuta di considerarsi battuto in queste fasi ancora iniziali della stagione, e considera il prossimo fine settimana il momento ideale per dare una svolta alla situazione.

“Il Mugello è stato un appuntamento molto positivo per me negli ultimi anni; è una gara sempre speciale e questa volta più che mai,” ammette Rossi. “Negli anni mi ha regalato emozioni incredibili e anche se sarà come sempre densissimo di impegni, sarà fondamentale riuscire a rimanere concentrati sul lavoro perché dobbiamo essere al 100% se vogliamo vincere di nuovo. A Le Mans il telaio nuovo ha funzionato bene ed i test successivi ci hanno dato altre idee per provare a migliorarlo ulteriormente al Mugello, quindi ho motivo di essere fiducioso”.

Dovesse Rossi riconfermarsi campione, sarebbe la prima volta di sempre per un pilota con un solo podio nelle prime cinque gare della stagione. E’ proprio il tipo di sfida che lo attrae. “Abbiamo avuto un sacco di sfortuna ma non penso che 43 punti costituiscano uno svantaggio troppo grande con dodici gare ancora da fare”, afferma. “Sarà difficile vincerle tutte, mi basterebbero undici vittorie e un secondo posto! Riguardando a quello che ci è successo finora, molte cose erano al di fuori del nostro controllo: probabilmente ho perso 25 punti in Francia, 16 in Cina e 13 a Jerez, quindi, facendo due conti, adesso potrei essere messo molto meglio in campionato. Penso che abbiamo dimostrato il nostro miglior potenziale lo scorso week-end, adesso si tratta solo di dare una svolta alla fortuna e il Mugello potrebbe essere il posto perfetto”

Edwards: un affare di famiglia
Colin Edwards ha più di una ragione per guardare con fiducia al Mugello, sia fuori sia dentro la pista. Durante la concitata serie di gare che lo ha portato ai quattro angoli della terra nel giro di due mesi, il texano non ha avuto molto tempo per stare con il figlio Hayes, nato a dicembre, che invece adesso farà la sua prima visita in Europa e starà con tutta la famiglia nel continente per la prossima serie di gare. L’orgoglioso padre spera che anche la vita di famiglia sui circuiti europei possa contribuire ad iniziare una fase positiva di risultati.

“Hayes verrà con noi insieme all’altra mia figlia Gracie e a mia moglie Alyssia, e questo ovviamente mi fa molto piacere,” ammette Edwards. “Amo stare con la mia famiglia e vivere nel nostro motorhome invece che viaggiare da un posto all’altro vivendo in hotel. Trovo che mi aiuti a concentrarmi sul mio lavoro in pista e quindi speriamo che mi dia una spinta in più anche il prossimo fine settimana. Questa è la cosa più importante e in questa fase della stagione, visto come sono andate ultimamente le cose, dobbiamo sfruttare ogni minimo vantaggio”.

Un altro punto positivo per Edwards in questo fine settimana sarà l’arrivo anche per la sua YZR-M1 del nuovo telaio usato con risultati positivi da Rossi a Le Mans. “La mia moto dalla Turchia è sempre stata la stessa e anche se mi trovavo bene, penso che in qualche erea abbiamo ormai raggiunto il limite massimo. Nei test dopo Le Mans ho fatto trenta giri con il nuovo telaio ed ho potuto constatare il potenziale extra. Ora ne avrò uno al Mugello e sarà qualcosa che cercheremo di sfruttare subito, dal primo turno di prove libere, per vedere fin dove possiamo arrivare”.

Brivio: morale ottimo nel GP di casa
Pur riconoscendo che gli ultimi risultati non rispecchiavano le aspettative, il direttore del Camel Yamaha Team, Davide Brivio, è convinto che i suoi piloti siano in corsa per raggiungere i loro obiettivi per questa stagione. L’italiano è incoraggiato dai recenti progressi fatti dagli ingegneri Yamaha e ritiene che sia sufficiente che la fortuna giri per il verso giusto perché sia Valentino Rossi sia Colin Edwards tornino a lottare lì davanti.

“Nell’ultima gara a Le Mans abbiamo avuto un sacco di sfortuna ma il fine settimana è stato importante e promettente, avendo confermato i generali progressi cha abbiamo fatto sulla moto”, dice Brivio. “Valentino era saldamente al comando e avrebbe probabilmente vinto agevolmente, mentre Colin ha comunque disputato una gara eccellente, dall’ultima alla sesta posizione. Siamo dunque consapevoli di avere una base su cui costruire e vogliamo continuare con questa progressione”.

“Ci sono ancora dodici gare per recuperare punti, a cominciare dal prossimo fine settimana al Mugello. Tutto quello che possiamo fare è cercare di recuperare più punti possibile gara dopo gara e questo significa vincere domenica. E’ la gara di casa di Valentino e di metà della squadra e per noi sarà importante il supporto del pubblico per aiutarci a raggiungere l’obiettivo. Questo finora è stato un campionato imprevedibile ma una cosa di cui possiamo essere sicuri è che il Mugello sarà molto intenso ed eccitante!”

TECNICAMENTE PARLANDO: IL MUGELLO SECONDO DANIELE ROMAGNOLI
Con i suoi 5,245 km., il circuito del Mugello è una delle piste più lunghe del calendario attuale della MotoGP e la cosa è dovuta, non in piccola parte, grazie al fatto che ha mantenuto nel tempo il suo disegno e la sua lunghezza originali. Adagiato sulle dolci inclinazioni delle meravigliose colline toscane, il Mugello si distingue dalla maggior parte delle altre piste veloci nei suoi frequenti cambi di dislivello e nella velocità delle sue chicane. C’è un mix di curve veloci e altre più lente ma anche queste ultime sono molto spaziose e permettono ai piloti di scegliere tra diverse linee, facendo così risaltare il talento di ognuno e la precisione della messa a punto dei mezzi.

Il Mugello è una pista molto tecnica,” spiega il capo meccanico di Edwards, l’italiano Daniele Romagnoli. “La messa a punto del telaio è forse la cosa più importante ma c’è anche bisogno di potenza perché il rettilineo è lungo circa 950 metri da percorrere a gas aperto. Lì c’è bisogno di una buona messa a punto del cambio, con poca differenza tra quarta, quinta e sesta marcia, per ottenere il massimo dal motore”.

“In generale si tratta di una pista molto complessa, dove il pilota può fare la differenza. C’è un punto di frenata molto forte in entrata nella prima curva, dove i piloti passano da circa 330 ad appena 85 km/h. Poi c’è una sequenza di “esse” dove è importante che la moto sia agile e giri bene. Ci sono poi dei rapidi cambi di direzione con curve in salita ed in discesa, quindi il set up cercherà un buon compromesso per poter affrontare bene entrambe i tipi”.

Romagnoli è convinto che il nuovo telaio per Edwards non sarebbe potuto arrivare in un momento migliore.“Il nuovo telaio migliora le prestazioni dell’anteriore della moto, particolarmente in termini di capacità di sterzo e stabilità in entrata di curva. Ha anche portato dei miglioramenti per quanto riguarda il problema di vibrazioni che avevamo sperimentato e questo sarà cruciale al Mugello perché ci sono tante curve veloci e parecchio carico laterale sulla moto”.

Record Ufficiale Mugello: Max Biaggi (Honda) 2005 – 1’50.117
Best Pole Mugello: Valentino Rossi (Yamaha) 2005 – 1’49.223

Rusultati 2005
1. VALENTINO ROSSI (ITA) Yamaha, 42’42.994
2. Max Biaggi (ITA) Honda, +0.359
3. Loris Capirossi (ITA) Ducati, +3.874

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