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Yamaha a Barcellona 12/6/2006
La Yamaha e Rossi vogliono il bis a Barcellona

Il prossimo fine settimana il Circuito di Catalunya ospiterà il
Campionato del Mondo della MotoGP per la quindicesima stagione
consecutiva dalla sua inaugurazione, coincisa con i Giochi Olimpici del
1992, e vedrà la Yamaha alla ricerca di bissare il successo
di due settimane fa in Italia. Dopo l’epica vittoria di Valentino Rossi
nel suo Gran premio di casa, e gli ottimi riscontri ottenuti nella
successiva giornata di test, le aspettative non potrebbero essere
migliori per la squadra, impegnata a ridurre il distacco dai leader
della classifica iridata Loris Capirossi (Ducati) e Nicky Hayden
(Honda).

Rossi arriva a Barcellona, una delle sue piste preferite in assoluto,
dopo aver aggiunto altre preziose pietre miliari alla sua lista di
successi con la vittoria numero 55 nella classe regina ottenuta al
Mugello. Oltre infatti ad essersi lasciato alle spalle Mick Doohan
portandosi al secondo posto in solitaria alle spalle di Giacomo
Agostini nella classifica dei piloti più vincenti della storia, ha
portato a 22 le sue vittorie in sella alla Yamaha, alla pari con Kenny
Roberts Sr. e dietro solo a Wayne Rainey ed Eddie Lawson. Rossi è
adesso anche il secondo assoluto alle spalle di Doohan in termini di
punti accumulati. Con un secondo posto in Catalunya potrebbe diventare uno dei due soli piloti, con l’australiano, ad aver superato i 2000 punti in carriera.

Anche il suo compagno di squadra, Colin Edwards, si sta togliendo
qualche soddisfazione nonostante quest’anno non abbia ancora raggiunto il massimo della forma. Nonostante l’uscita di pista al Mugello, infatti, il texano grazie al 12esimo posto ottenuto, ha portato a 27 i gran premi consecutivi in cui è andato a punti. Solo Mick Doohan, Wayne Gardner, Eddie Lawson e lo stesso Valentino Rossi hanno ottenuto nel tempo una serie migliore. L’obiettivo di Edwards per domenica prossima è di celebrare il ventottesimo risultato utile con un podio.

A 57 anni dal primo Gran Premio della storia, il TT dell’Isola di Man
del 1949, il prossimo fine settimana scriverà un altro capitolo di una
delle stagioni più imprevedibili ed entusiasmanti di sempre, con i
primi sei piloti della classifica iridata in appena 34 punti dopo le
prime sei gare del campionato.

Valentino ed il 7 fortunato
Con sette vittorie in totale, il Gran Premio di Catalunya è uno degli
appuntamenti di maggior successo nella carriera di Valentino Rossi
insieme a Donington e Phillip Island. Nelle due passate stagioni
l’italiano ha regalato altrettanti successi alla Yamaha e, con
l’obiettivo ben chiaro in mente di ridurre il distacco di 34 punti
dalla vetta della classifica, punta a ripetersi anche domenica
prossima.

“Barcellona per me è sempre una gran bella gara e dopo due vittorie con la Yamaha, speriamo di ripeterci domenica prossima”, ha detto Rossi. “L’anno scorso Gibernau aveva imposto un ritmo molto veloce ed io ho dato il 100% per stare con lui. Poi, a tre tornate dalla fine, ho fatto
il giro veloce, impressionante in una pista come quella. Speriamo di
poter ottenere di nuovo questo genere di prestazioni dalla moto e dalle
gomme. In Spagna poi ho sempre avuto un’accoglienza calorosa e correre lì è sempre un piacere”.

“Aspetto con anticipazione questo fine settimana perché, per quanto
riguarda la moto, penso che siamo finalmente arrivati dove dovevamo
essere. Nei test del Mugello ho lavorato moltissimo e credo che ora
abbiamo davvero dimostrato di poter lottare di nuovo nelle prime
posizioni, e vincere. Da un punto di vista tecnico, da quando ho avuto
a disposizione il telaio nuovo ho potuto guidare come in passato. Ora
siamo molto veloci, anche se vincere le gare è ancora difficile! C’è
grande equilibrio questo anno tra Ducati, Honda e Yamaha e gli altri
piloti sono ad un livello molto alto; per questo è stato molto
importante per noi vincere al Mugello. Ora ci sono undici gare davanti
a noi e sarà importante salire sul podio in ognuna di esse”.

Edwards: due nuovi telai
Dopo una settimana di riposo passata con la famiglia sulle spiagge di
Barcellona, Colin Edwards si appresta ad affrontare la settima gara
della stagione con rinnovato vigore ed animo disteso. L’americano nelle
ultime gare è stato rallentato da una serie di sfortunati incidenti ma
la notizia che per lui in Catalunya, dopo i positivi riscontri nei test
del Mugello, saranno pronti due telai nuovi aggiornati per la sua
YZR-M1, gli ha dato la carica.

“Sono finito fuori pista nelle ultime due gare ma in entrambi i casi
sono riuscito ad andare a punti e quindi vedrò questa cosa come uno
stimolo positivo per le gare a venire”, ammette Edwards. “Non serve a
nulla recriminare su quello che poteva essere, non l’ho mai fatto e non
comincerò adesso. La cosa positiva emersa dal Mugello è la buona resa offerta dal telaio nuovo ed io non vedo l’ora di lavorare per metterlo
a punto in maniera ancora migliore a Barcellona. Si tratta di un altro
circuito veloce quindi speriamo che la moto si adatti facilmente per
poter essere veloci fin da subito”.

Come Rossi, Edwards può vantare ricordi positivi della pista catalana
grazie alle ottime prestazioni evidenziate nei test invernali, quando
l’americano si aggiudicò la macchina in palio per il tempo più veloce
della sessione. “Sembra passato un secolo da allora ma è pur vero che
siamo andati fortissimo con la versione originaria della moto. Da
allora abbiamo fatto dei progressi ma le condizioni saranno diverse
quindi non resta che aspettare e vedere”.

Brivio pensa ad un triplice obiettivo
Per il prossimo fine settimana il direttore del Camel Yamaha team,
Davide Brivio, ha in mente un triplice obiettivo per quanto riguarda il
campionato, mentre continua a guidare la riscossa della sua squadra
dopo un inizio di stagione altalenante. Oltre infatti e proseguire
sulla strada dei positivi sviluppi introdotti sulla YZR-M1, l’italiano
spera in un altro successo di Valentino Rossi e nel secondo podio
stagionale per Colin Edwards.

“Prima del Mugello avevo detto che la nostra missione nelle gare
immediatamente successive era recuperare punti con Valentino e la
vittoria è stato un inizio davvero perfetto,” ha detto Brivio. “Ora
abbiamo una serie di tre gare estremamente importante a Barcellona,
Assen e Donington dove dobbiamo continuare su questa strada e cercare di vincere in tutte le occasioni. A Valentino piacciono tutte e tre le
piste e questa è una delle ragioni per cui era comunque ottimista e
fiducioso dopo la Cina e Le Mans”.

“Questo fine settimana è importante anche per Colin perchè al Mugello
ha trovato una buona strada per quanto riguarda il telaio nuovo e
quindi speriamo che a Barcellona possa fare molti progressi. Entrambi i
piloti avranno le stesse specifiche su entrambe le moto, con due telai
ognuno, quindi partiamo da una buona base. Continuare l’evoluzione
della moto, recuperare altri punti con Valentino e riportare Colin sul
podio sono i tre obiettivi che cercheremo di raggiungere in Catalunya”.

TECNICAMENTE PARLANDO: IL CIRCUITO DI BARCELLONA SECONDO NICOLAS GOUBERT
Il Circuito di Catalunya ha un rettilineo principale che permette alle
moto di superare i 335 chilometri orari, ed è completato da una
sequenza di curvoni a lungo raggio, curve medio veloci e due stretti
rampini a sinistra. La combinazione di curve a lungo raggio con una
varietà di cambi di pendenza rende impegnativo il bilanciamento del
telaio e fa sì che il feeling con l’anteriore diventi la chiave di
lettura della pista per tutti i piloti. Queste caratteristiche inoltre
fanno della durata delle gomme un punto fondamentale ed ampio argomento di discussione ai box tra piloti, capo-meccanici e tecnici delle gomme.

Il Circuito di Catalunya può mettere a dura prova la gomma anteriore
perché offre un gran numero di ingressi in curva in discesa,” spiega
Nicolas Goubert, il responsabile delle competizioni motociclistiche
della Michelin. “Per quanto riguarda la situazione di pioggia abbiamo
un’unica specifica, un profilo con diversi programmi che dipendono
dalle condizioni che si vanno ad affrontare. Per quanto riguarda le
slick la cosa si fa molto più interessante perché abbiamo due profili
diversi a disposizione. Uno ha una larghezza minore il ché rende la
gomma più leggera e la moto più maneggevole da spostare da una parte all’altra. Abbiamo cominciato a lavorare anche con una larghezza
maggiore ma i piloti Yamaha preferiscono la prima perché vogliono
mantenere la caratteristica di avere una buona durata per la moto. Per
loro è un vantaggio e risponde alle loro necessità sulla moto”.

“Siamo piuttosto fiduciosi per quanto riguarda entrambi i tipi di gomme
perchè l’anno scorso in Catalunya abbiamo ottenuto ottimi risultati.
Per la prima volta in assoluto l’asfalto era stato rifatto, i tempi
sono risultati molto buoni e Valentino ha fatto segnare il nuovo record
alla fine della gara, con una prestazione che gli sarebbe valsa il
decimo posto in qualifica. Era la prima volta che succedeva una cosa
del genere, ci ha fatto molto piacere, e speriamo che i nostri piloti
Yamaha siano altrettanto, o più veloci, quest’anno”.

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