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Gibernau e Melandri ad Assen 21/6/2005
Gresini incita Gibernau e Melandri

Il motomondiale arriva ad Assen, dai più definito l’ “università della moto” per la sua lunghissima tradizione e le caratteristiche della pista. Il Dutch TT infatti è l’unico circuito ad essere stato sempre presente nel calendario del motomondiale fin dal suo esordio nel 1949 per un totale di 75 gran premi che verranno festeggiati sabato 25 giugno. Dal 1949 nel motomondiale, Assen guarda avanti: il mercoledì del Gran Premio di Catalunya infatti è stato firmato un accordo tra Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna, e Jos Vaessen, Presidente del circuito, che assicura il GP sulla pista del Dutch TT fino al 2016.
In occasione del suo 75esimo anniversario il Dutch TT inaugurerà la tribuna “sospesa” Geert Timmer” posta sulla linea del traguardo.

Sete, 150 GP e non li dimostra
Con al suo attivo 19 Gran Premi in 250 cc e 130 GP nella classe regina, Sete Gibernau si appresta a celebrare il 150esimo gran premio della sua carriera, sabato prossimo sulla pista olandese di Assen. Il pilota spagnolo, due volte vice campione del mondo con i colori Movistar del Team Gresini, annovera in carriera un totale di 29 podi e 9 vittorie.
Unico pilota in grado di contrastare il dominio di Rossi, Sete è un pilota forte, determinato che ama assumersi le responsabilità e percorrere la sua strada. Nei test pre-campionato si è occupato, insieme alla squadra HRC dello sviluppo della RC211V.
Vincitore dei test d’inverno, su sei gran premi finora disputati, Sete è partito cinque volte dalla prima fila, due dalla pole nel GP di Cina e Catalunya. Con tre secondi posti ed una quarta posizione, Sete è quarto in campionato.
“Il campionato è ancora lungo, mancano undici gare. Io continuo con la stessa determinazione, forte della consapevolezza delle mie capacità e di quelle della squadra” ha commentato Sete, d! al secondo gradino del podio conquistato nel GP di casa domenica 12 giugno a Barcellona. “Adesso penso ad Assen. Mi sarebbe piaciuto poter provare a Montemelò dopo il GP ma il brutto tempo non ce l’ha permesso. Compenseremo ad Assen nelle due giornate di prove, dove sarà importante capire il giusto setting, trovare le gomme da gara ed inanellare il maggior numero di giri possibili in condizioni di gara per prepararci al meglio”.

“Considerata la “cattedrale del Motociclismo”, la pista di Assen è tra le più rapide e tecniche di tutto il motomondiale. La concentrazione del pilota deve restare sempre vigile perché la velocità è sempre molto elevata ed una distrazione si paga cara. La pista non ha un vero e proprio rettilineo ma le curve e le varianti sono molto veloci. Il miglior punto per superare è sicuramente l’ultima chicane prima del rettifilo principale.
Il segreto per un buon giro? La pista è come formata da tanti punti collegati per questo è vietato sbagliare perché un errore commesso in una curva comporta automaticamente errori in molte altre curve. L’asfalto: Il grip della pista è buono sia in condizioni di asciutto che sul bagnato. L’incognita: Il clima qui è sempre una incognita perché le condizioni climatiche possono cambiare repentinamente.
L’atmosfera: Assen è tra i circuiti più affollati di tutto il motomondiale, Si tratta di un vero e proprio pubblico di appassionati e intenditori che ogni anno si danno appuntamento ad Assen.”

Melandri, felice di stupirvi
Marco Melandri arriva ad Assen contento e con la serenità derivata da due bellissimi weekend di gara dove ha dimostrato grinta, maturità e tanta voglia di continuare ad imparare.
La pioggia ha rovinato il programma di lavoro previsto per i test dopo il GP di Catalunya. “Peccato”, commenta Marco “avevo voglia e bisogno di provare. Volevamo infatti lavorare per migliorare il davanti. Era un lavoro importante anche in preparazione di Assen.“
Secondo in campionato, Marco continua a fare esperienza gara dopo gara, continuando ad imparare dalla squadra, dai duelli in gara, dalla moto, la RC211V che ben si adatta al suo stile di guida.

Marco non nasconde il desiderio di tornare a correre ad Assen, la pista che preferisce in assoluto. È la prima volta che corre qui con la RC211V e sarà importante sfruttare al massimo le tre ore di prove libere per trovare il giusto setting della moto, operazione non facile dato che la pista olandese è considerata tra le più tecniche e difficili di tutto il motomondiale. “Decisamente diversa dalle altre piste perché non esistono lunghi rettilinei, Assen è una delle piste più belle del mondi! ale, molto veloce e faticosa da guidare con una motoGP perché non c’è un punto in cui vai dritto, vai sempre fortissimo. Per queste caratteristiche è una pista difficile perché ci sono una serie di curve e varianti in serie dove è facile sbagliare. Non sono ammessi errori perché un errore in un punto si ripercuote su tutto il giro. È una delle mie piste preferite. La migliore sessione? non c’è una parte migliore dell’altra, quella che mi piace meno è il rettilineo dietro ai box, modifica fatta nel 2002 che ha rallentato molto la velocità in questo tratto. Non è facile superare ad Assen, ci sono pochi punti e dipende molto da chi hai davanti e dai cambi di traiettoria. Forse uno dei punti dove è più facile superare è l’ultima “esse”. La parte più lenta del tracciato è il tornantino di ritorno prima del rettifilo dietro ai box (De Strubben).
Il segreto per un giro veloce? Avere una guida morbida e agile nei cambi di direzion! e. Assen mi piace moltissimo per il disegno della pista e per l’atmosfera che si respira: è bellissimo, per i sei chilometri del circuito non vedi un posto vuoto. Essendo un circuito così lungo gli spalti non sono alti e quindi gli appassionati sono vicini alla pista. È un pubblico di veri intenditori, di appassionati, non senti il calore dei tifosi italiani o spagnoli ma senti la forza della tradizione e della passione per i motori”.

150 GP a Barcellona per il team Gresini
Il team diretto da Fausto Gresini ha festeggiato la gara scorsa sulla pista catalana il 150esimo GP. Il due volte iridato nella classe 125cc – al quale la moglie Nadia ha regalato, domenica scorsa, Alice, che va a fare compagnia ai fratellini Luca e Lorenzo - è diventato papà per la terza volta - ha saputo mettere a frutto la sua esperienza da pilota dando vita ad una squadra che in soli otto anni si è collocata tra i top team della MotoGP.
“Ad Assen abbiamo festeggiato il 150esimo GP in grande stile con due piloti sul podio a conferma della validità dell’intero pacchetto. Voglio ringraziare Sete, Marco e tutti i ragazzi della squadra per avermi regalato il 150esimo GP con due risultati così importanti” commenta Fausto Gresini, team manager e proprietario della squadra.

Questi i numeri della squadra:
150 i gran premi disputati dal 1997 ad oggi, 85 GP nella classe regina 500cc e MotoGP, 65 GP nella 250cc
26 il numero delle vittorie complessive nella carriera di Fausto Gresini come Team manager
74 il numero totale dei podi conquistati dalla squadra capitanata da Fausto Gresini
1 titolo Mondiale conquistato da Daijiro Kato nel 2001, Classe 250cc
2 Sete Gibernau è stati due volte vicecampione del mondo rispettivamente nel 2003 e 2004
1999 la prima vittoria del team con Loris Capirossi a Sepang (GP Malesia, 18 aprile 1999, classe 250)
2003 la prima vittoria in MotoGP con Sete Gibernau ! a Welokom (GP del Sud Africa, 27 aprile 2003)

GP D’OLANDA: 150esimo GP per Sete Gibernau
questi i numeri del pilota spagnolo, due volte vice campione del mondo in MotoGP
15 il numero sulla carena
32 anni, età di Sete, nato a Barcellona il 15 dicembre 1972
149 i GP finora disputati (19 in 250 cc., 130 in 500/MotoGP)
29 i podi in carriera
9 il numero delle vittorie conquistate (1 in 500 cc., 8 in MotoGP)
2 vice campione del mondo rispettivamente nel 2003 e 2004 1992 il primo GP della carriera (campionato di Spagna, classe 250 cc)
1998 il primo podio GP Comunità Madrid, Clas! se 500 cc.
2000 la prima pole, GP Sud Africa (500 cc.)
2001 la prima vittoria – GP comunità Valenciana , classe 500

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