la Ducati ad Assen 16/6/2005
La Ducati ad Assen: lavoriamo, dunque cresciamo
Dopo aver trascorso due weekend caldi e senza pioggia in Italia
e in Spagna, la prossima settimana il circus del MotoGP sarà ad
Assen, il circuito più settentrionale di tutto il Campionato. Sia
Loris Capirossi che Carlos Checa amano il caratteristico circuito olandese,
l'unico
dove si è sempre disputata una prova del Mondiale, ma anche, quando
la pioggia si tiene alla larga, il più veloce di tutti quelli che
ospitano la MotoGP.
Entrambi i piloti della Ducati sperano di riscattare il difficile weekend
di Barcellona su una pista, seppur più pianeggiante, dalle caratteristiche
molto simili a quelle del Mugello, dove avevano tagliato il traguardo
in terza e quinta posizione.
Il tracciato di Assen, così come quello toscano, è veloce
e scorrevole e questo dovrebbe adattarsi bene alla Desmosedici GP5.
"Siamo passati, nel giro di pochi giorni, dal fantastico risultato
del Mugello a una gara tutta in salita a Barcellona - dice Livio Suppo,
responsabile del progetto MotoGP - Abbiamo imparato molto in entrambe
le occasioni e ora stiamo analizzando i dati raccolti: lavoriamo e questo
è l'unico modo per continuare a crescere. Dopo i test IRTA effettuati
a Marzo, sapevamo che sulla pista catalana ci sarebbe mancato qualcosa.
Per la gara di domenica scorsa la Bridgestone ha portato pneumatici con
nuove specifiche ma evidentemente ciò non è bastato per
permetterci un'altra prestazione come quella della settimana prima. Stiamo
lavorando molto insieme ai tecnici giapponesi e la nostra partnership
si consolida sempre più. Siamo abbastanza ottimisti riguardo ad
Assen: lì la Ducati è sempre andata forte e anche le Bridgestone
dovrebbero essere efficaci!”.
Secondo il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team Corrado Cecchinelli
il circuito olandese richiede: "Maneggevolezza e stabilità
per i veloci cambi di direzione e un buon motore, perché quello
di Assen è un circuito molto veloce - spiega - Ma come sempre l'abilità
del pilota rimane fondamentale. Sotto certi aspetti Assen è molto
simile a Phillip Island, con i suoi fluenti cambi di direzione ad alta
velocità e le poche frenate importanti."
A inizio Giugno Loris Capirossi ha regalato al Ducati
Marlboro Team uno splendido podio al Mugello e ora il pilota italiano
arriva ad Assen deciso a ripartire da quel promettente risultato.
"Al Mugello abbiamo dimostrato ciò che possiamo fare quando
tutto funziona come si deve - dice Capirossi, che aveva concluso la gara
a meno di quattro secondi dal vincitore - In Catalunya abbiamo avuto problemi
di trazione ma credo che ad Assen, essendo un tracciato molto diverso
rispetto a quello spagnolo, dovremmo essere più competitivi. E'
un circuito più scorrevole, con un layout 'classico': la moto dovrebbe
adattarvisi bene. Sarà interessante girarvi quest'anno perché
sto utilizzando un telaio più rigido, che dovrebbe aiutare nei
veloci cambi di direzione.
Questo circuito mi è sempre piaciuto molto: era uno dei più
belli del mondo ma ora potrebbe aver perso questo primato perché
continuano e modificarlo e non mi piacciono le nuove sezioni che hanno
fatto".
Loris è sempre andato bene ad Assen, un circuito che premia il
suo talento. Nel 1993 e 1999 ha vinto il TT d'Olanda con la 250, nel 2000
e 2001 è salito sul podio della massima categoria e nel 2003 ha
conquistato la pole position in sella alla sua Ducati Desmosedici.
Anche Carlos Checa, così come il compagno di
squadra Loris Capirossi, ama il peculiare tracciato di Assen, che ha avuto
origine da un tracciato stradale. Il circuito, pur presentando un rettilineo
a mala pena degno di questo nome, è velocissimo. Per abbassare
il tempo sul giro occorre essere molto rapidi e precisi nei cambi di direzione
e in curva, sfiorando i cordoli a più di 300km/h senza sbavature.
"Assen è un circuito molto diverso da tutti gli altri, veramente
unico - afferma Checa - I rettilinei a stento si possono considerare tali
e la maggior parte delle curve è in pendenza. Inoltre c'è
pochissimo spazio tra la riga bianca e l'erba, il che vuol dire che bisogna
mantenere bene la traiettoria. Mi piace molto il layout di Assen e anche
guidare su circuiti diversi, è bello cambiare. Non vedo l'ora di
girarci con la Ducati, perché la moto è molto veloce e il
telaio dovrebbe essere perfetto per un tracciato così scorrevole.
Ho già archiviato la gara di Catalunya: considerato il risultato
del Mugello, spero si tratti solo di un intoppo".
Ad Assen Checa si è fatto valere in diverse occasioni. Secondo
dopo Doohan, ha realizzato il suo miglior risultato sul circuito olandese
nel 1997. Nel 2002 è finito un'altra volta sul podio, terzo al
traguardo.
IL CIRCUITO
A differenza dei circuiti appositamente costruiti come piste da gara,
caratterizzati da ampi rettilinei e curvoni lenti o curve medio-veloci,
Assen è una pista sinuosa, dominata da curve ad alta velocità
che impongono rapidi cambi di direzione. Anche il manto stradale è
particolare, perché in alcuni punti è leggermente convesso,
per facilitare il drenaggio della pioggia, mentre le altre piste sono
generalmente piatte.
Questa leggera convessità implica un maggiore impegno per i piloti,
che debbono affrontare quattro cambi di inclinazione in entrata e in uscita
di curva: mentre si avvicinano al punto di corda, l'inclinazione è
positiva e questa situazione continua mentre cominciano ad aprire il gas,
mentre allargando la traiettoria in uscita, debbono attraversare la convessità
al centro della pista, e improvvisamente si trovano a fare i conti con
la contropendenza, che comporta un'immediata perdita di aderenza. I tecnici
tendono a regolare l'assetto in maniera più rigida del solito per
gestire la forza di gravità in curva e per evitare che le sospensioni
si "scarichino" violentemente al passaggio della moto sulla
convessità centrale.
Il tracciato ha subito modifiche importanti nel 1984 che hanno alterato
il circuito Van Drenthe originale costruito negli anni Cinquanta, e ulteriori
modifiche lo scorso anno. Il primo TT 500 di Assen si disputò su
un circuito cittadino nei pressi dell'attuale circuito nel luglio 1949.
Lap record: Valentino Rossi (Yamaha), 1m 59.472s, 181.609kmh/112.847mph
(2004)
Pole position 2004: Valentino Rossi, (Yamaha) 1m 58.758s, 182.701kmh/113.525
mph
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