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Ducati a Rio 30/6/2004
Ducati: 9 tonnellate…e mezzo per Rio

Loris Capirossi e Troy Bayliss partono per il Brasile, pronti per l'esotico e affascinante GP di Rio de Janeiro.
Il nuovo motore Twin Pulse, utilizzato per la prima volta in gara la scorsa settimana ad Assen, ha dimostrato la sua potenzialità: ora Troy e Loris guardano alla prossima sfida con rinnovato ottimismo.
"Arriviamo a Rio con il morale alto e tanta voglia di un nuovo confronto con gli avversari - afferma il direttore della Ducati Livio Suppo - Il Twin Pulse è un ulteriore passo avanti nel processo di sviluppo della Desmosedici GP4, quindi non vediamo l'ora di rivederlo in azione: le prossime gare dovrebbero essere molto interessanti. Vorrei ringraziare i nostri partner tecnici, e in particolare Shell Advance, per il loro prezioso supporto".

Al momento Capirossi e Bayliss hanno ognuno una sola moto equipaggiata con il nuovo motore a scoppi irregolari, che offre una miglior guidabilità e maggior trazione in uscita di curva, e l'altra con il "tradizionale" Four Pulse. Occorrerà ancora un po' di tempo prima che entrambi possano avere a loro disposizione unicamente il Twin Pulse e la squadra di Borgo Panigale sta facendo tutto il possibile per permettere ai due piloti di utilizzare il nuovo motore.

"D'ora in poi vorremmo fare in modo che Loris e Troy possano lavorare unicamente sul Twin Pulse - dice Corrado Cecchinelli, direttore tecnico della Ducati - Questo dipende dalla disponibilità di parti e ricambi, ma i nostri fornitori ci stanno aiutando moltissimo.
Il clima a Rio sarà certamente più fresco rispetto allo scorso anno perché questa volta laggiù è ancora inverno.
Rio ha un rettilineo molto veloce ma il nuovo motore ha quasi gli stessi cavalli del Four Pulse e praticamente anche la stessa velocità di punta, quindi potremo sfruttarlo bene. Inoltre la curva che immette al rettilineo è di fondamentale importanza e il Twin Pulse, che aiuta molto in uscita di curva, dovrebbe garantirci una buona prestazione in questo punto così delicato".

Il calendario MotoGP 2004 è davvero impegnativo e questa volta il circus del Motomondiale arriverà al paddock del circuito di Jacarepaguà appena quattro giorni dopo aver lasciato quello di Assen. La logistica, sempre fondamentale, diviene addirittura nevralgica e Dario Raimondi, Ducati Marlboro Team manager, deve assicurarsi che tutto e tutti arrivino in tempo per affrontare il weekend brasiliano.
"Abbiamo spedito a Rio quasi nove tonnellate di materiali a bordo di due 747 che trasportano tutte le casse dei Team MotoGP - spiega. I cargo hanno lasciato l'Europa domenica alla volta di Rio: tutto arriverà in circuito martedì".

La Ducati rimarrà presso il circuito di Jacarepaguà il lunedì successivo alla gara per effettuare una giornata di test.
Ora che conosce la potenzialità del nuovo Twin Pulse, Loris Capirossi non vede l'ora di essere nuovamente in pista per tornare tra i protagonisti di questo combattuto Campionato. L'Italiano ha tagliato il traguardo del TT di Assen in ottava posizione, a soli 4 secondi dal terzo classificato.
"Il nuovo motore è più facile da guidare sia sul bagnato sia sull'asciutto - afferma Loris - Credo che sia il più importante passo avanti nello sviluppo della GP4 fatto fino ad oggi e ora ci concentreremo solo su questo. Tutti in Ducati stanno lavorando molto intensamente per questo progetto e sono certo che miglioreremo in fretta.
Rio è un circuito veloce, con molti curvoni e un lungo rettilineo, ma non sai mai cosa aspettarti laggiù perché l'asfalto può essere molto sporco e complicare notevolmente il lavoro di messa a punto. Lo scorso anno il meteo era molto variabile, e questo non ha facilitato la scelta delle gomme".

Troy Bayliss è prontissimo per provare il Twin Pulse sulla pista brasiliana.
"Credo che questo motore sia davvero la strada giusta per il futuro - afferma l'Australiano - Rende la guida più dolce, quindi abbassare il tempo sul giro diventa relativamente più semplice. Inoltre, grazie alla miglior erogazione, la moto sembra anche più stabile e ha più trazione. Rio non è male: è abbastanza facile da imparare ma, come succede in molti altri posti, trovare quel "qualcosa" in più per una prestazione davvero perfetta non è semplicissimo. Lo scorso anno molti si lamentavano dello scarso grip, ma credo che nulla si cambiato per il 2004".

IL CIRCUITO
Il circuito di Jacarepaguà ha ospitato saltuariamente i Gran Premi del Brasile a partire dal settembre 1995, quando ha sostituito l'appuntamento di Goiania (che ospitò i GP brasiliani nel 1987, '88 e '89) e Interlagos ( una sola gara nel 1992). Dal 1996 l'appuntamento di Jacarepaguà è conosciuto come il Gran Premio di Rio. Il tracciato, largo e veloce, facilita il formarsi di folti gruppi di piloti in lotta tra di loro. Lo scarso grip non permette pieghe "al limite della legge di gravità" al pari di altri circuiti, ma il rettilineo lungo 1,1 km offre ai piloti la possibilità di sfruttare le scie di altri e proprio questo contribuisce al formarsi di "trenini" che possono mantenersi anche per tutta la durata della gara.

JACAREPAGUA: 4.933km/3.065 miglia
Lap record: Valentino Rossi (Honda), 1. 50.453 (2003)
Pole position 2003: Rossi, 1. 49.038

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