il fatto 28/1/2004
Ezpeleta: nessun timore che Rossi vada via
Aveva voglia di parlare, ieri, Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, visto che in contemporanea è uscita una sua intervista sui due quotidiani sportivi nazionali, “Corriere dello Sport” e “Gazzetta dello Sport”.
La notizia più importante, comunque, illustrata dall’Ecclestone del motociclismo è la creazione di una Università della moto.

“Nonostante la nostra ricerca costante ci siamo accorti che mancano, in tutte le cilindrate, piloti francesi, tedeschi, inglesi, olandesi – ha detto Ezpeleta - Abbiamo molti spagnoli ed italiani, ma c’è bisogno di coinvolgere tutte le nazioni, perché siamo un campionato del mondo. Per questo motivo, assieme alla Telefonica, è stata creata la MotoGP Academy. I migliori giovani, quindici, sedici anni di età, verranno accolti a nostre spese nel centro olimpico di Barcellona e, sotto la guida di Alberto Puig, che ha già allevato Pedrosa, e di altri esperti, verranno seguiti sotto il profilo tecnico, fisico e culturale. Una cosa mai fatta prima”.

Il manager spagnolo, poi, ha giustificato la rivoluzione delle prove (solo al sabato per la MotoGP).

“Una delle novità, che vanno nel senso di aiutare i team privati ad avere maggiore visibilità è l’introduzione delle prove ufficiali solo al sabato. Grazie a ciò avremo una maggiore copertura TV perché, naturalmente, prima i network non prendevano il rischio di una diretta che, in caso di pioggia, avrebbe visto pochissimi protagonisti in pista. Ora, invece, abbiamo assicurato per i primi 40' di prove 2' di riprese ad ogni team, che fanno ben 35' complessivi di TV a stagione anche per le squadre minori. Una buona visibilità”.

Sulla querelle se il successo del motociclismo attuale dipenda da Rossi, o sia, piuttosto, Valentino a beneficiare della grande popolarità della MotoGP, Ezpeleta è stato Salomonico.

“Il motociclismo è felice di avere Rossi. Tutti gli altri piloti cercano di batterlo perché lui è il riferimento e questo genera un’attesa impressionante. Il fatto che vinca tanto non è un problema non più di quanto lo sia Schumacher per la F.1. Gli sportivi, oggi, vogliono idoli, icone, e sia Schumi che Rossi lo sono. Se mi chiedete, però, se sono preoccupato di quando Valentino lascerà il motociclismo, rispondo di no. Non mi preoccupo mai di cose che sfuggono al mio controllo e se Rossi volesse andarsene alla fine di quest’anno non avrei armi per trattenerlo. Comunque, quest’anno, il prossimo o fra tre stagioni, è certo che prima o poi Valentino Rossi smetterà, ma il motomondiale continuerà anche senza di lui. Al suo posto ci sarà qualcun altro. Magari per un po’ di tempo il trono sarà vacante, e per questo ci sarà ancora maggiore interesse. Valentino, in ogni caso, ha dato e sta dando moltissimo al motociclismo e per questo lo ringrazio moltissimo, ma non dipendiamo da lui”.

Estremamente positivo su tutto, Carmelo Ezpeleta ha poi rivelato di essere ancora in contatto con la BMW, per un suo eventuale ingresso nel mondiale, affermando nel contempo che il motociclismo però è uno sport di uomini e non di macchine, così da non aver bisogno di una sua Ferrari. Ruolo questo, comunque, che potrebbe anche esser preso dalla Ducati.

(f.d.z.)