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il fatto 14/2/2006
Una scivolata non frena Melandri a Sepang

E’ vero, essere Campioni d’Inverno non ha mai aiutato nessuno, ma il fatto che Marco Melandri continui ad essere il più veloce, al terzo test invernale, qualcosa vorrà pur dire.
Forse anche solo che, carico dopo l’ultima vittoria stagionale davanti ad Hayden e Rossi, il pilota di Ravenna ha ora quella fiducia nelle sue possibilità che (forse) era l’unica cosa che gli mancava.
Non sono state, comunque, tutte rose e fiori le prove dell’italiano: in tarda mattinata, infatti, Marco è incappato in una scivolata che l’ha costretto a saltare sulla seconda moto e solo sul finire della giornata, dopo che il sole aveva asciugato un breve scroscio di pioggia, Melandri ha fatto segnare il suo giro più veloce, imitato dal debuttante Pedrosa, un altro pilota che sta andando troppo forte – e con regolarità – per parlare solo di caso.
La realtà è che “Danito” sa guidare (bella scoperta!) e che se prende le misure alla Rc211V sarà un osso duro da rodere per tutti. In questa occasione, comunque, la Honda ha schierato le cinque cilindri in versione 2006 la cui evoluzione pare essere stata affidata ad Okada. Ukawa, invece, sarebbe stato pensionato. Attendiamo, però, di ricevere più notizie in merito.
Alle spalle dei due ragazzetti si è piazzata la prima Yamaha, quella di Edwards, mentre Rossi, tornato finalmente su due ruote, ha preso due decimi, continuando a lamentarsi, come Colin del resto, per un fastidioso chattering, che molto probabilmente ha la sua origine nell’aumentata aderenza delle gomme Michelin. Un po’ quello che successe alla Honda due stagioni fa.
Che il problema, oggi, sia quello di far lavorare bene gli pneumatici, a Sepang, ma non solo, lo ha confermato la coppia della Ducati. Se, infatti, Gibernau è stato rallentato da un problema al cambio, Capirex ha spiegato che, pur contento di come procede lo sviluppo, c’è ancora da lavorare.
Positiva, dopo tante critiche successive al suo ingaggio, la giornata di prove di De Puniet, mentre il nono tempo di Checa fa capire che, su questo tracciato, la Dunlop deve ancora lavorare. Carlos, comunque, ha tenuto le ruote davanti a Stoner (per non parlare del compagno di squadra Ellison), non troppo in forma per la botta rimediata in Australia ad una spalla e che lo ha consigliato, nel pomeriggio, di recarsi all’ospedale di Kuala Lumpur per sottoporsi a dei raggi X.

I tempi ufficiosi:
1. Melandri (Fortuna-Honda) 2.01.66 (giri 74)
2. Pedrosa (Repsol-Honda) 2.01.89 (63)
3. Edwards (Camel-Yamaha) 2.02.00 (54)
4. Hopkins (Suzuki) 2.02.15 (52)
5. Rossi (Camel-Yamaha) 2.02.20 (54)
6. Capirossi (Marlboro-Ducati) 2.02.64 (44)
7. De Puniet (Kawasaki) 2.02.75 (80)
8. Hayden (Repsol-Honda) 2.02.86 (72)
9. Checa (Yamaha-Tech 3) 2.03.40 (58)
10. Stoner (Honda-LCR) 2.03.40 (23)
11. Gibernau (Marlboro-Ducati) 2.03.51 (38)
12 Elias (Fortuna-Honda) 2.03.51
13. Roberts (KR-Honda) 2.03.58 (35)
14. Tamada (Konica Minolta-Honda) 2.03.66 (52)
15. Nakano (Kawasaki) 2.04.02 (45)
16. Vermeulen (Suzuki) 2.04.10 (35)
17. Hofmann (Ducati d’Antin) 2.05.40 (15)
18. Cardoso (Ducati d’Antin) 2.05.81 (45)
19 . Okada     (Honda)    2. 05.85
20 . Ellison (Yamaha-Tech 3) 2.05.90

 

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