5/12/2005
La Ducati in rosso dopo
l’arrivo di Bonomi
C’è un rosso che alla Ducati non ha fatto piacere
vedere. Dopo l’uscita del fondo americano TPG, che ha passato alla
famiglia milanese Bonomi (Investindustrial ) poco meno del 30% (su un
33% posseduto), il titolo lunedì è calato a Piazza Affari.
Dopo essere stato congelata per eccesso di ribasso, l'azione ha lasciato
sul terreno il 7,12% scambiando a quota 0,96 euro con volumi che hanno
già raggiunto lo 0,9% del capitale scambiato.
L'accordo con Investindustrial – dice la Reuters - prevede il
pagamento di 0,85 euro ad azione, sotto il prezzo di chiusura di venerdì
a 1,04 euro.
Il titolo ha aperto la seduta in calo del 7,6%. In seguito è stato
sospeso all'incirca alle 9,16, quando oramai le perdite sfioravano il
12% rispetto alla chiusura precedente, per poi tornare alle contrattazioni
regolari attorno alle 9,45.
“Questa situazione era ampiamente prevista e non preoccupa –
ha detto un portavoce della Casa – e non avrà ripercussioni
sull’attività sportiva”.
Ducati Corse, infatti, è una società separata rispetto a
Ducati Motor Holding, anche se interamente controllata.
Capirossi e Gibernau, dunque possono stare tranquilli, i piani dello sviluppo
della Desmosedici GP6 non subiranno rallentamenti.
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