l'intervista - 8/12/2003
McCoy: vado in SBK, vinco il mondiale, e torno
Garry McCoy il prossimo anno seguirà il destino di Olivier
Jacque e non sarà al via del motomondiale. Così come la scarsa competitività
della Yamaha ha arrestato la carriera del francese, così l'inconsistenza
della Kawasaki habloccato quella di "Mr. Derapata".
A differenza di Jacque, però, l'australiano non si è dato per vinto,
accettando l'offerta del team NCR-Ducati di Stefano Caracchi per correre
nel mondiale Superbike.
Così Garry, che era al MotorShow in sella ad una KTM da Supermotard,
nel 2004 sarà alla guida di una Ducati 999 con due obiettivi: vincere
il mondiale delle derivate di serie e tornare da trionfatore nel 2005
in sella ad una Desmosedici.
"Correrò per vincere, non per fare il secondo posto" afferma, senza
mezzi termini, McCoy, che aggiunge" non che mi aspetti una stagione
semplice, ma ce la metterò tutta. Caracchi mi ha fatto una ottima impressione
e so che dispone sempre di ottime moto. Alla fine del 2004 deciderò
sul da farsi. L'obiettivo primario è quello di tornare in MotoGP, magari
proprio in sella ad una Ducati, ma potrei anche decidere di rimanere
in SBK. Diciamo che ricomincio da zero, faccio un passo indietro, per
il momento, perché non ho certo intenzione di smettere''.
Non è abbattuto, McCoy, nonostante una stagione da dimenticare. "Ancor
prima che la stagione finisse" riprende a parlare Garry " già sapevo
che non sarei rimasto alla Kawasaki. Di chi è stata la decisione, Beh,
io non sarei rimasto, ma loro non mi avrebbero comunque tenuto, per
cui si è trattato di una decisione semplice da prendere''.
Non c'è stato un singolo momento in cui, l'australiano, sia stato felice,
nel corso del 2003.
"Beh, non è esatto" puntualizza l'australiano "in realtà dopo ogni GP
ero felice di tornare a casa, ad Andorra scherzi a parte in una gara
mi sono divertito: è stato il GP di Francia, a Le Mans, dove ho concluso
al nono posto. Sembra poca cosa, ma immaginatevi che frustrazione ho
provato, quest'anno, a navigare sempre nelle ultime posizioni: lì mi
è sembrato che le cose potessero sistemarsi"
Ed invece
"Semplicemente non c'era un singolo problema da risolvere. La Kawasaki
non aveva, non ha, solo un motore migliorabile, ma anche un telaio da
mettere a posto, e poi c'era il fatto di correre con le Dunlop. L'intero
pacchetto non era competitivo, inoltre lo sviluppo era lento, quasi
inesistente. Abbiamo lavorato, ma senza cavare un ragno da un buco".
Ha provato, a crederci, nel progetto Kawasaki, McCoy.
"Ho visto in azione anche la versione 2004, di Suter " racconta Garry
"ma non so, forse con le gomme Bridgestone andrà un pò meglio sicuramente
quantomeno dal punto di vista della durata si tratta di pneumatici migliori".
E' un peccato che McCoy sia fuori dal mondiale, il prossimo anno. Ci
mancheranno le sue interminabili derapate.
"Continuerò a seguire la MotoGP. Il 2004 sarà un anno entusiasmante.
Credo che Rossi abbia fatto bene a lasciare la Honda per la Yamaha.
Dopo aver vinto per tre anni di seguito doveva dimostrare di poter vincere
con un'altra moto. Non sarà semplice, per lui, ma il potenziale per
provarci ce lo ha sicuramente".