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il fatto 27/4/2006
Capirossi e Rossi: la sfida ricomincia ad Istanbul

Uno accanto all’altro, nell’usuale conferenza stampa pre-gara, Capirossi e Rossi si sono scambiati un sorriso, riconoscendosi come rivali.
Capirossi si è preparato bene per il GP di Turchia. Il fatto di non conoscere il circuito, invece di spaventarlo, lo ha stimolato.
“Non è proprio come arrivare su di un circuito sconosciuto – ha spiegato – perché dispongo comunque dei dati di Carlos Checa (sono quelli della mappa N.d.R.). La mia Ducati, comunque, non avrà il suo assetto, perché guidiamo in modo diverso. Diciamo che i miei tecnici hanno interpretato le informazioni adattandole alle mie esigenze”.
Partirà con un motore già rodato, Loris. Nelle prove.
“Sì, perché devo sfruttare al meglio il tempo a disposizione e stare in pista il più possibile. Speriamo che la situazione atmosferica ci aiuti, perché sabato è prevista pioggia. Comunque da quel che ho capito il circuito mi piacerà: è un tracciato dove spesso bisogna sacrificare l’ingresso in curva, per uscire forte, e poi ci sono curve veloci che sono il mio pane. In alcuni punti tecnici, come la tripla curva a sinistra, inizierò cauto, poi la velocità di percorrenza arriverà”.
L’unica preoccupazione di Loris rimane, dunque, quella delle gomme.
“L’anno passato non andò benissimo: Carlos, che veniva da un podio, fece il quinto posto, ma arrivò staccato. L’asfalto qui dovrebbe essere come quello del Qatar, quindi mi aspetto che le Bridgestone lavorino perlomeno come hanno lavorato a Losail”.
Giunto al GP numero 100 nella classe regina, su di un totale di 160, Valentino Rossi si prepara a raggiungere Capirex in testa al campionato.
“Mi sento vecchio…ma poi guardo Loris, accanto a me, mi ricordo che ha 34 anni e sorrido nuovamente – scherza Valentino, che aggiunge - Quest’anno il mondiale è più difficile, siamo tutti molto più vicini, perché ci sono meno differenze fra le moto. La battaglia è più dura. La Ducati è diventata un pericolo vero, perché è veloce ma anche costante nelle prestazioni”.
Il primo obiettivo di Rossi, ad Istanbul Park è partire in prima fila.
“Assolutamente sì: a Jerez ho fatto il 9° tempo, in Qatar il 6°: ormai bisogna partire davanti per avere la possibilità di vincere”.
Per fortuna in Turchia è arrivato un nuovo telaio…
“Non è esatto – precisa il campione del mondo – diciamo piuttosto che c’è un telaio…rinforzato. Io avevo chiesto un telaio nuovo, cioè il vecchio telaio con alloggiato all’interno il nuovo motore, ma poiché oggi le moto sono pensate come un insieme, non è stato possibile realizzarlo. Avrebbero dovuto modificare troppe cose”.
Comunque la M1, dopo i test di Losail, ora non salta più, o quasi.
“Rimane il fatto che questo circuito non mi piace: ha curve bellissime e poi punti strettissimi che con la MotoGP si possono fare in folle. Inoltre l’asfalto è molto rovinato, la F.1 qui è arrivata troppo presto”.
Per cui…
“Capirossi qui andrà forte. Non aver provato, l’anno passato, per lui non sarà un problema. Conta più avere una buona moto che conoscere il tracciato”.

 

 

 

 

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