l'intervista
28/4/2004
Rolfo pronto all’attacco a Jerez
Il vicecampione del mondo in carica Roberto Rolfo è già
pronto alla nuova sfida di Jerez, che segue la gara inaugurale di Welkom,
conclusa con un piazzamento, nono, che non ha certo soddisfatto il pilota
torinese del Team Honda Fortuna.
“Vero,
non sono contento del risultato di Welkom – commenta il pilota torinese
– ma prima lasciatemi dire che sono felicissimo di tornare in Europa.
Per me significa girare in camper, quindi attraversare il Vecchio Continente
e vivere tutta la settimana della gara, restando nel paddock. Questo vuol
dire sentire il grande ambiente che c’è nelle gare, ma anche
stare sempre in contatto con la squadra e dedicarmi alla messa a punto
della moto. Non nego che in questo momento ci sia un gran bisogno di questo
tipo di lavoro”.
Torniamo alla gara del Sud Africa, cosa è successo?
“Non è andata bene: fino a metà gara riuscivo a stare
nel gruppo di testa, poi l’usura della gomma posteriore mi ha tagliato
fuori dai giochi. Secondo me, la causa di questa usura è da cercare
nella posizione di guida, sto appeso alla moto e non mi sento inserito.
Insomma, non riesco a dare il massimo ”.
E a Jerez cosa succederà e, soprattutto, quando avrai
una moto adatta alla tua taglia e non così sacrificata come l’attuale
Honda RSW?
“La pista spagnola mi piace molto e ha solo un rettilineo lungo,
quindi non dovrei soffrire molto a causa della carenatura troppo attillata
che mi lascia molto esposto. E in queste condizioni si perdono preziosi
chilometri orari a causa della resistenza all’aria. Quindi non dovrei
essere troppo penalizzato, però dobbiamo assolutamente migliorare
nei curvoni per essere competitivi. Via, dovrò disputare un week
end d’attacco, passando sopra i problemi e aspettando i test di
martedì e mercoledì, nel corso dei quali proverò
assieme a Elias la moto evoluzione, quella che per ora guida il solo Aoyama.
La Honda mi ha promesso a breve una moto più adatta al mio fisico,
quindi con sella, serbatoio e carenatura diversa. Sono fiducioso, ma bisogna
perdere tempo, altrimenti i rivali se ne vanno”.
A proposito, chi temi di più?
“Ragazzi, sono in tanti a far paura: Pedrosa che ha vinto in Africa
e che si è adattato velocemente alla nuova classe, poi c’è
Porto che è velocissimo, il mio compagno di squadra Elias che a
Jerez va forte e tutti gli spagnoli che vogliono far bella figura, senza
scordare i piloti Aprilia… Insomma, bisogna giocare all’attacco.
Quindi… GAS!”.
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