domenica 28/8/2005
gare
venerdì 26 agosto
MotoGP
250
125
sabato 27 agosto
MotoGP
250
125
domenica 28 agosto
WP
GRID
GARA
TS
125
250
MotoGP
.
1° V. Rossi
1° D. Pedrosa
1° T. Luthi
2° L. Capirossi
2° J. Lorenzo
M. Kallio
3° M. Biaggi
3° C. Stoner
3° M. Simoncelli

Rossi, beffa a Gibernau. Capirossi e Biaggi sul podio
Parte bene Gibernau ma, alle sue spalle, Rossi scatta anche meglio e già a metà del primo giro è al comando, seguito dallo spagnolo che precede Melandri, Hayden, Hopkins, Checa, Capirossi, Barros, Edwards, Hofmann e Biaggi.
La lotta è dura sin dalle prime battute fra Vale e Sete, che si scambiano le posizioni finché lo spagnolo, al terzo giro riesce a rimanere al comando.
Mentre la coppia di testa si esibisce in uno scambio di cortesia, alle loro spalle Melandri, Hayden e Capirossi rimangono in un fazzoletto badando a non perdere terreno. Impresa difficile perché già al sesto giro il loro distacco è di poco superiore al secondo. In sesta posizione intanto è Checa, davanti a Barros, Edwards e Biaggi, quest’ultimo già staccato di oltre cinque secondi.
Nel gruppetto degli inseguitori il migliore è Barros, che ben presto si libera dei compagni di cordata e raggiunge i front runner, superando in rapida successione, prima Capirossi e poi Melandri.
La gara vera è comunque fra Gibernau e Rossi. Il Fenomeno, infatti, non molla ed all’11° giro è ancora incollato sulla ruota dell’avversario mentre Hayden, terzo, non riesce ad annullare il secondo e poco più che ha di svantaggio, mentre inizia a sentire a sua volta la pressione del brasiliano che ha staccato Macio e Loris.
Un giro ancora e Valentino ripassa a condurre le danze…ma la novità vera è Alex Barros la cui sagoma appare alle spalle della coppia di testa. In rimonta, dall’ottava posizione, è anche Max Biaggi che dapprima supera Edwards e quindi raggiunge Melandri girando più forte di Rossi e Gibernau…incredibile!
L’impressione, comunque, è che lì davanti abbiano le gomme alla frutta perché il passo ormai è sul 2.00.5, mentre Max, dopo aver superato Macio si porta alle spalle di Hayden, in sesta posizione, girando ancora i 1.59.577.
La corsa, comunque, è tutt’altro che finita: con lo spagnolo che difende la posizione con le unghie e con i denti, alle spalle della coppia si sveglia improvvisamente Capirossi, che attacca e supera Barros, mentre Biaggi soprassa a sua volta il compagno di squadra insediandosi in quinta posizione.
Si prepara il colpo di scena. Rossi sferra l’attacco deciso a Gibernau che prova a replicare, improvvisamente, però, a poche curve dalla fine il motore della sua Honda si ammutolisce, a corto di carburante, così viene sfilato dapprima da Capirossi e quindi da Biaggi.

Pedrosa da lezioni a Lorenzo
Il più sfortunato, alla partenza della 250, è stato Simone Corsi che non ha finito nemmeno il primo giro, mentre Lorenzo, già velocissimo in prova, è scattato al comando seguito da presso da Aoyama, De Angelis, Dovizioso, Stoner e Pedrosa.
Con Jorge “porfuera” Lorenzo saldamente in testa la gara da seguire attentamente è stata quella del connazionale Pedrosa che si è tenuto sempre a tiro utile, e fuori dai guai finché, al 12° giro, si è infilato nella scia di Lorenzo, tirandosi dietro De Angelis, mentre Stoner, Aoyama e Dovizioso perdevano leggermente il contatto.
La tattica attendista del campione del mondo veniva però scombussolata da De Angelis che con frequenti attacchi disturbava Pedrosa che decideva di rimettersi tranquillo in terza posizione.
L’azione di De Angelis, però, consentiva a Stoner di recuperare terreno e rifarsi sotto. Una situazione pericolosa, così a quattro giri dalla fine Pedrosa rompeva gli indugi, superando dapprima De Angelis e quindi Lorenzo. Una volta in testa Dani cercava la fuga, inseguito dal solo Lorenzo, mentre Storner passava a sua volta De Angelis.
La scatto di Dani concludeva la gara, con Lorenzo e Stoner sul podio, mentre De Angelis chiudeva quarto davanti ad Aoyama e Dovizioso, entrambi a più di otto secondi dal vincitore.

Luthi, una vittoria svizzera
Sotto un cielo plumbeo, ma con la pista asciutta Luthi non sbaglia la partenza e si tira dietro Kallio, Lai, Pasini, Talmacsi, Koyama e Zanetti.
Quello dello svizzero non è un fuoco di paglia e dopo cinque giri è ancora lui al comando, con Pasini, Kallio e Zanetti in scia e Simoncelli, Lai e Talmacsi all’inseguimento.
Per quattro tornate le posizioni rimangono invariate finché al nono giro Pasini rompe gli indugi e mette le ruote davanti allo svizzero, imitato dal finlandese della KTM. Luthi però replica subito risuperando Kallio ed evitando così di far venire brutte idee anche a Zanetti e Simoncelli che gli sono alle spalle.
Nel frattempo staccato dal quintetto insegue Gadea, quindi Talmacsi, Faubel, Simon, Di meglio e Lai, mentre Poggiali con la Gilera è addirittura 14°.
E’ una gara combattuta, ma monotona, quella della 125, perlomeno fino a quattro giri dalla fine quando, come al solito, si rompono gli equilibri. Il primo a tentare la fuga è Pasini, ma Kallio replica subito con Simoncelli che non si fa sorprendere scavalcando a sua volta Luthi.
Il pilota di Totti, in testa alla gara, tiene alto il ritmo, ma lo svizzero della Honda è un avversario tosto e non lo fa fuggire. E’ una fortuna perché cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. Correttamente Pasini lo segnala, e rallenta, ma solo per vedersi superare da Luthi. In giro non c’è nessuna bandiera, così la gara va avanti. Si fa sotto anche Simoncelli con Kallio e Pasini scivola in terza posizione prima di scivolare in terra. Un dramma per il suo mondiale. La fuga di Luthi si conclude al traguardo, mentre Kallio ha la meglio su Superpippo.

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