domenica 1/5/2005
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1° V. Rossi
1° C. Stoner
1° M. Pasini
2° O. Jacque
2° A. Dovizioso
2° F. Lai
3° M. Melandri
3° H. Aoyama
3° G. Talmacsi

Rossi, ma in Cina il Fenomeno è Jacque
Sotto la pioggia battente è Hopkins a scattare in testa, seguito da Roberts, ma alla staccatona in fondo al rettilineo lungo Rossi gli strappa la seconda posizione, mentre seguono Elias, Gibernau, Biaggi, Melandri ed Hayden.
Al terzo giro Roberts è in testa con Rossi in scia. A tre secondi quindi passano Elias, Gibernau e Biaggi, mentre più staccati inseguono Hopkins, Melandri e Jacque. Intanto la direzione di gara comunica che Elias e Barros hanno anticipato la partenza, costringendoli ad un drive trought. Nel frattempo cade Bayliss, mentre Kenny fa un lungo in frenata, rientra in pista, ma poco dopo si ritira. E Rossi passa al comando. La pista, comunque, è parecchio insidiosa e se ne accorge Checa, finendo anche lui in terra.
Al settimo giro il vantaggio di Valentino su Sete e Max è di quali sei secondi, mentre ottimo quarto al debutto con la Kawasaki è Jacque che controlla un altro specialista del bagnato, Van Den Goorbergh, autore di uno strepitoso warm-up.
Il francese, comunque, non sembra accontentarsi ed all'ottavo giro inizia addirittura un duello con Biaggi, lo supera, quindi si getta all'inseguimento di Gibernau che raggiunge al 10° giro. E' un confronto fra due "mostri" del bagnato. Il duello, però, li rallenta, così Rossi resta tranquillo al comando con sei secondi di vantaggio, mentre Biaggi è fuori dal podio a meno tredici con VDG, quinto, davanti a Melandri ed Hayden.
Il colpo di scena avviene al 14° giro, con JO che passa Gibernau. Evidentemente la combinazione Kawasaki-Bridgestone, quantomeno sotto la pioggia, funziona.
Il francese, comunque, non è l'unico ad essersi svegliato. Dalle immediate retrovie, infatti, è rinvenuto Melandri che gira sul piede del 2.14, più veloci di tutti. Un tempo che gli consente di sbarazzarsi in rapida successione, prima di VDG e poi di Biaggi.
Marco, però, divide l'onore di essere l'eroe della gara, con JO che, pur potendosi contentare del secondo posto, non rinuncia al suo "Jacque Attack". A tre giri dalla fine è a poco più di tre secondi da Rossi e mentre Melandri passa anche Gibernau, tenta il tutto per tutto, ma Rossi amministra a vince con 1.7 di vantaggio sul francese.

La seconda volta di Stoner

Con l'asfalto ancora bagnato è Stoner il più lesto a prendere il comando della gara, davanti a Dovizioso, Pedrosa, De Puniet, De Angelis, Barbera, Aoyama e Porto.
Non piove più, ma le condizioni della pista sono insidiose, per questo Pedrosa non rischia e mentre Stoner e Dovizioso si involano, in terza posizione si installa De Puniet, seguito da De Angelis, Aoyama, Pedrosa, Barbera e Porto.
Intanto Stoner e Dovi hanno scavato un abisso fra loro e gli inseguitori, tanto che al 7° giro sono già 14 i secondi di distacco con De Puniet e De Angelis, mentre Aoyama è in lotta con Porto e Pedrosa.
Intanto Stoner continua a martellare al comando, ma Dovizioso non molla. Un cambiamento importante avviene però alle loro spalle: rompe De Puniet, che lascia così la piazza d'onore ad Aoyama, mentre De Angelis insegue ad un secondo davanti a Porto, con Pedrosa ormai staccato. Da questo momento le posizioni non cambiano più fino al traguardo e Stoner, dopo la vittoria dell'Estoril si conferma a Shangai. Ma in testa al mondiale, ora, c'è Dovizioso.

Pasini dribbla Lai e va in goal

Dopo un ritardo di oltre mezzora causato dalla pista, allagata dalla copiosa pioggia alla curva 6, è Lai, al via, a tagliare per primo la linea del traguardo, seguito da Talmacsi, Simon, Pasini, Kallio, Luthi, Koyama e Simoncelli.
Con l'asfalto bagnato, ma appena poche gocce dal cielo, al terzo giro il primo a rompere gli indugi è Pasini, che ingaggia una bella lotta con Lai, che non cede, mentre in terza posizione è ben saldo Talmacsi, davanti a Simon. Leggermente staccato c'è Koyama, quindi Luthi, Kallio e Simoncelli. Precluso ogni tentativo di fuga dall'insidiosità della pista Lai e Pasini continuano a battagliare fra di loro, con Talmacsi in scia, mentre leggermente più staccato segue Koyama e quindi Luthi e Simoncelli.
Con i due italiani al comando, assieme all'ungherese, si fa notare Luthi che risale in quarta posizione e stacca progressivamente Koyama e Simoncelli, mentre Kallio è ormai sprofondato in undicesima posizione alle spalle anche di Espargaro, Simon, Nieto e Pesek.
L'interesse della gara, comunque, è tutto per la coppia di testa: Lai è più forte in staccata, ma Pasini non molla. Il suo ultimo attacco, apparentemente, è in fondo al rettilineo più lungo, ma è Lai ad uscire nuovamente primo dalla curva. Nel curvone successivo che immette sul rettilineo del traguardo il pilota della Honda, però esce largo, finisce sul cordolo e perde velocità. E' a questo punto che il pilota di Totti tenta ancora: i due si toccano, sbandano, ma è Pasini a tagliare per primo il traguardo.

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