venerdì 4 aprile
FP1
QP1
TS
sabato 5 aprile
FP2
QP2
TS
domenica 6 aprile
Le wilcard di Suzuka
WP
GRID
Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
TS
.
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L'assetto a Suzuka >>>
1° classificato MotoGP
V. Rossi
1° classificato 250
M. Poggiali
1° classificato 125
Perugini
2° M. Biaggi
2° H. Aoyama
2° M. Giansanti
3° L. Capirossi
3° A. Takahashi
3° S. Jenkner

il fatto 6/4/2003 - giorno di gare
Dramma a Suzuka per Kato
Rossi, Biaggi e Capirossi sul podio senza sorriso
Poteva essere un magnifico Gran Premio del Giappone, specialmente per i colori italiani. Invece, purtroppo l'apertura stagionale di Suzuka si è risolta in un dramma a causa dell'incidente occorso a Daijiro Kato durante il terzo giro di gara. Il pilota giapponese del team Gresini, infatti, ha perso il controllo della sua Honda cinque cilindri alla staccata della nuova variante e per cause imprecisate la dinamica dell'incidente lo ha portato contro un muretto. Le conseguenze per lui sono state devastanti e dopo la rianimazione il giapponese è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Yokkaichi dove lotta per la vita.
La giornata, del resto, era iniziata male, con una scivolata di Barros nel warm-up, nello stesso curvone della caduta di Melandri, costata al brasiliano la rottura dei legamenti di un ginocchio. Ciononostante Alex è stato in grado di prender parte alla gara che ha visto la sorprendente partenza di Capirossi, scattato al comando dalla quarta fila, seguito da Biaggi, Rossi e Checa. Loris rimaneva al comando per quattro passaggi, prima di cedere a Valentino, quindi al sesto giro si installava in seconda posizione Biaggi. Né Max né Loris, però, sembravano poter tenere il passo di Vale che, dopo qualche giro assieme al suo grande rivale incrementava il ritmo, vincendo con oltre sei secondi di vantaggio, mentre alle sue spalle il romano conteneva in un estenuante tira-e-molla l'irriducibile pilota della Ducati. In quarta posizione finiva il costante Gibernau, davanti a Bayliss e Colin Edwards. Sfortunato Ukawa, caduto e ripartito per chiudere la gara. In terra anche Tamada al 13° giro mentre era in quinta posizione.

La prima volta di Poggiali
E' partito dalle retrovie, ha recuperato ed ha vinto. Basterebbe questo per giudicare ottima la gara di Manuel Poggiali, a Suzuka, se pensiamo poi che era quella d'esordio nella 250, l'aggettivo diventa magnifica.
E poi solo i grandi piloti ci riescono. Nel passato ce l'aveva fatta Roberts nel '78 in Venezuela, e Jimmy Filice nell'88 a Laguna Seca, ma l'ultimo a vincere al debutto, correndo l'intero campionato, fu Fast freddie Spencer, nel 1985, la stagione del suo duplice titolo 250-500.
Insomma, tutte queste parole per dire che Poggiali ha fatto il massimo perché ha corso con grande maturità portando a casa un risultato difficile. Alle sue spalle si sono battuti per il podio Aoyama e Takahashi, con la Honda, mentre Porto ha preceduto Battaini. Solo sesto Fonsi Nieto, che ha chiuso davanti a Rolfo, mentre Elias non ha terminato la corsa.

L'etrusco colpisce ancora
Non vinceva, Stefano Perugini, in 125, dal GP d'Inghilterra del 1996. Anche allora era alla guida di una Aprilia, poi lasciò la minima cilindrata per la 250, e con la Honda nel 1999 terminò il mondiale in quinta posizione. Ultimo podio conosciuto: un terzo posto nel GP di Francia. Da allora un anno di stop forzoso, poi due stagioni alla guida della poco competitiva Italjet per approdare quest'anno, nuovamente, all'amata Aprilia 125 con la quale ha vinto all'esordio al termine di una gara che definire feroce è poco.
Partito dalle retrovie il pilota di Sutri ha recuperato sul gruppetto di testa composto da Pedrosa, Cecchinello, Giansanti e Jenkner, fuori Pedrosa, a causa di un dritto, la corsa può essere riassunta nell'ultimo giro allorché Perugini e Cecchinello - con Stefano davanti - si sono toccati favorendo momentaneamente Jenkner e Giansanti. Mentre Lucio faticava a rimanere in piedi e saltava completamente la variante, Perugini recuperava la testa con un'ultima incredibile, staccata, bruciando Giansanti sul filo di lana. Terzo Jenkner, mentre Lucio era retrocesso alle spalle di Ui, Nieto e Pedrosa.
Cecchinello, alla fine sporgeva reclamo su Perugini, ma per un sorpasso operato dall'Etrusco due giri prima nonostante le bandiere gialle. Forse se lo poteva risparmiare. La protesta comportava tremila euro di multa per il pilota laziale.

 


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