il fatto 6/4/2003 - giorno
di gare
Dramma a Suzuka per Kato
Rossi, Biaggi e Capirossi sul podio senza sorriso
Poteva essere un magnifico Gran Premio del Giappone, specialmente
per i colori italiani. Invece, purtroppo l'apertura stagionale di Suzuka
si è risolta in un dramma a causa dell'incidente occorso a Daijiro
Kato durante il terzo giro di gara. Il pilota giapponese del team Gresini,
infatti, ha perso il controllo della sua Honda cinque cilindri alla staccata
della nuova variante e per cause imprecisate la dinamica dell'incidente
lo ha portato contro un muretto. Le conseguenze per lui sono state devastanti
e dopo la rianimazione il giapponese è stato trasportato in elicottero
all'ospedale di Yokkaichi dove lotta per la vita.
La giornata, del resto, era iniziata male, con una scivolata di Barros
nel warm-up, nello stesso curvone della caduta di Melandri, costata al
brasiliano la rottura dei legamenti di un ginocchio. Ciononostante Alex
è stato in grado di prender parte alla gara che ha visto la sorprendente
partenza di Capirossi, scattato al comando dalla quarta fila, seguito
da Biaggi, Rossi e Checa. Loris rimaneva al comando per quattro passaggi,
prima di cedere a Valentino, quindi al sesto giro si installava in seconda
posizione Biaggi. Né Max né Loris, però, sembravano
poter tenere il passo di Vale che, dopo qualche giro assieme al suo grande
rivale incrementava il ritmo, vincendo con oltre sei secondi di vantaggio,
mentre alle sue spalle il romano conteneva in un estenuante tira-e-molla
l'irriducibile pilota della Ducati. In quarta posizione finiva il costante
Gibernau, davanti a Bayliss e Colin Edwards. Sfortunato Ukawa, caduto
e ripartito per chiudere la gara. In terra anche Tamada al 13° giro
mentre era in quinta posizione.
La prima volta di Poggiali
E' partito dalle retrovie, ha recuperato ed ha vinto. Basterebbe questo
per giudicare ottima la gara di Manuel Poggiali, a Suzuka, se pensiamo
poi che era quella d'esordio nella 250, l'aggettivo diventa magnifica.
E poi solo i grandi piloti ci riescono. Nel passato ce l'aveva fatta Roberts
nel '78 in Venezuela, e Jimmy Filice nell'88 a Laguna Seca, ma l'ultimo
a vincere al debutto, correndo l'intero campionato, fu Fast freddie Spencer,
nel 1985, la stagione del suo duplice titolo 250-500.
Insomma, tutte queste parole per dire che Poggiali ha fatto il massimo
perché ha corso con grande maturità portando a casa un risultato
difficile. Alle sue spalle si sono battuti per il podio Aoyama e Takahashi,
con la Honda, mentre Porto ha preceduto Battaini. Solo sesto Fonsi Nieto,
che ha chiuso davanti a Rolfo, mentre Elias non ha terminato la corsa.
L'etrusco colpisce ancora
Non vinceva, Stefano Perugini, in 125, dal GP d'Inghilterra del 1996.
Anche allora era alla guida di una Aprilia, poi lasciò la minima
cilindrata per la 250, e con la Honda nel 1999 terminò il mondiale
in quinta posizione. Ultimo podio conosciuto: un terzo posto nel GP di
Francia. Da allora un anno di stop forzoso, poi due stagioni alla guida
della poco competitiva Italjet per approdare quest'anno, nuovamente, all'amata
Aprilia 125 con la quale ha vinto all'esordio al termine di una gara che
definire feroce è poco.
Partito dalle retrovie il pilota di Sutri ha recuperato sul gruppetto
di testa composto da Pedrosa, Cecchinello, Giansanti e Jenkner, fuori
Pedrosa, a causa di un dritto, la corsa può essere riassunta nell'ultimo
giro allorché Perugini e Cecchinello - con Stefano davanti - si
sono toccati favorendo momentaneamente Jenkner e Giansanti. Mentre Lucio
faticava a rimanere in piedi e saltava completamente la variante, Perugini
recuperava la testa con un'ultima incredibile, staccata, bruciando Giansanti
sul filo di lana. Terzo Jenkner, mentre Lucio era retrocesso alle spalle
di Ui, Nieto e Pedrosa.
Cecchinello, alla fine sporgeva reclamo su Perugini, ma per un sorpasso
operato dall'Etrusco due giri prima nonostante le bandiere gialle. Forse
se lo poteva risparmiare. La protesta comportava tremila euro di multa
per il pilota laziale.
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