GP Australia
venerdì 18 ottobre
FP1
QP1
TS
sabato 19 ottobre
FP2
QP2
TS
domenica 20 ottobre
Le wilcard di Phillip Island
WP
GRID
Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
TS
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L'assetto a Phillip Island >>>
Le curiosità >>>
La statistica >>>
L'intervista >>>
1° classificato MotoGP
Valentino Rossi
1° classificato 250
Marco Melandri
1° classificato 125
Manuel Poggiali
A. Barros
F. Nieto
2° L. Cecchinello
3° T. Ukawa
3° R. Rolfo
3° P. Nieto

il fatto 20/10/2002 - giorno di gare
Rossi, 50 di questi giorni
Non è stato semplice, ma ce l'ha fatta. Dopo esser stato battuto da Barros a Motegi, Valentino Rossi, che non saliva sul gradino più alto del podio da due Gran Premi, si è preso la rivincita a Phillip Island, cogliendo il 50° successo della sua carriera. Partito in seconda fila, con il settimo tempo, la prima guida della HRC ha subito un po' il brasiliano nella prima parte della gara, poi l'ha raggiunto ingaggiando con lui un bel duello conclusosi solo all'ultimo giro quando Barros, tradito anche lui dalla frizione, è stato costretto a fare un dritto in staccata che perpoco non gli è costato il podio, visto che alle sue spalle inseguivano Ukawa, Kato e Van Den Goorbergh.
E' stata, quella australiana, una gara strana, visto che per la prima volta moto a due tempi ed a quattro tempi hanno combattuto assieme. In particolare la Yamaha con Biaggi ha dovuto faticare sette camicie per liberarsi della Proton-KR3 di Nobuatsu Aoki, che pure perdeva venti chilometri all'ora sul dritto. Il vento, ma anche la conformazione della pista, hanno rivitalizzato i 2T, come ha dimostrato lo stesso Garry MkcCoy che, dopo esser stato costretto a fermarsi per sostituire la sua gomma posteriore Dunlop, completamente andata, è rientrato in pista tenendo, da doppiato, tranquillamente il passo di Rossi e Barros. Sfortunato , invece, è stato Capirossi, costretto al ritiro da un problema alla forcella.

Melandri, titolo in volata
Sette millesimi hanno separato, all'arrivo, il nuovo campione del mondo della 250, Marco Melandri e Fonsi Nieto. Un finale inevitabile, visto che i due piloti in questa decisiva gara della stagione si sono equivalsi e gareggiavano su una identica moto. Non hanno avuto rivali, nel GP d'Australia, l'italiano e lo spagnolo. Davanti a tutti, fin dai primi giri, Marco e Fonsi hanno fatto una gara solitaria, lasciandosi ben presto alle spalle Porto, Roberto Rolfo e Toni Elias, in difficoltà per la caduta di sabato.
E' stato un Gran Premio teso, quello di Phillip Island, per la posta in ballo e quando, a due giri dalla conclusione, Nieto e Melandri sono passati davanti alla linea di partenza con l'identico tempo, 1.34.251, si è capito che l'ultimo giro sarebbe stata una volata di stampo ciclistico e così è stato. Fonsi ha scelto la ruota posteriore di Marco per portare il suo attacco, ma la scelta del tempo non è stata ottimale e quando è uscito dalla sua scia lo ha fatto con una frazione di ritardo. Lo stesso che gli ha fatto perdere la gara consegnando matematicamente il titolo all'avversario.
E', questo, il diciottesimo titolo mondiale conquistato dall'Aprilia ed ottenuto grazie alla 139esima vittoria. La ottantesima in 250.

Poggiali mette in fila le Aprilia
Aveva una sola possibilità di mantenere vive le sue speranze di continuare la caccia al titolo, Manuel Poggiali: doveva vincere. E lo ha fatto. Ci è riuscito grazie ad una gara eccezionalmente determinata e grazie anche al fatto che benché circondato dai piloti Aprilia, nessuno ha fatto il gioco di squadra in favore di Vincent che, finendo al quarto posto, ha perso ben dodici punti nei confronti del rivale della Gilera che ora insegue, mentre manca un solo Gran Premio alla conclusione, con appena otto punti di svantaggio.
Il più veloce in pista, a Phillip Island, comunque, era Cecchinello, che ha perso la volata quando ha commesso un piccolo errore all'ultimo giro, mentre De Angelis, con loro fin quasi alla fine, è stato tradito da un problema meccanico che ha permesso a Pablo Nieto di salire sul podio davanti ad Arnaud Vincent e Daniel Pedrosa. Sesto ha concluso Simone Sanna, mentre una grande gara ha fatto anche - tenendo conto del mezzo a sua disposizione - Stefano Perugini, 12° alle spalle di Ballerini e Dovizioso.

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