Phillip Island
venerdì 12 ottobre
FP1
QP1
TS
sabato 13 ottobre
FP2
QP2
TS
domenica 14 ottobre
GRID
WP
TS
Gomme scelte per la gara in 500
GARA
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RossiUnciniNakajima
winner 500
1° V. Rossi
winner 250
1° D. Katoh
winner 125
1° Y. Ui
Rossi
Katoh
Azuma
2° M. Biaggi
2° T. Harada
2° M. Poggiali
3° L. Capirossi
3° R. Rolfo
3° T. Elias

il fatto 14/10/2001 - giorno di gare
Rossi, volata mondiale
Che ci trovassimo di fronte ad una gara interessante lo si è capito fin dai primi giri. Rossi e Biaggi, infatti, sono partiti affiancati, ma è stato Valentino ad entrare per primo nella prima curva. L'inizio di una gara solitaria? Niente affatto, fra i due, infatti, si sono immediatamente inseriti Alex Barros, che è andato in testa, e poi Haga, partito con un pneumatico anteriore morbido, e Jacque.
Per la prima volta, quest'anno, incredibilmente, è stato Haga a movimentare la corsa, superando Rossi e mettendosi in scia di Barros, mentre Biaggi superava Jacque, nel frattempo insidiato da Loris Capirossi, rimasto leggermente invischiato al via.
Una situazione da 125, simile a quella che si era già vista, su questa pista, l'anno passato. Ma anche una situazione complicata,così che Rossi ha preferito aprire l'acceleratore e levarsi dall'impaccio. Più facile a dirsi che a farsi. Quando, infatti, sembrava esserci riuscito, a dieci giri dalla fine, Biaggi è sceso sotto il record della pista(1'32"993), balzando al comando. Tutto finito? Neanche per idea. E' stato a questo punto, infatti, che è spuntato fuori Capirossi, che con una staccata delle sue ha infilato sia Vale che Max.
Con Loris davanti a tutti, però, la gara ha avuto un calo di ritmo. Il primo ad accorgersene è stato Rossi, che ha allungato nuovamente, seguito all'istante da Biaggi. E' stato chiaro, a questo punto, che i due antagonisti - gli unici in grado di girare a loro piacimento sotto l'1'34" - a meno di errori avrebbero fatto la gara, cioè la volata. E così è stato. Nell'ultima curva, prima del traguardo, è uscito davanti Valentino, con Max in scia. Solo all'ultimo istante il pilota della Yamaha ha cercato di uscirne fuori, ma non è stato sufficiente. Per tredici millesimi di secondo, cinquanta centimetri, Valentino Rossi ha vinto il Gran Premio d'Australia. Ed il mondiale della 500. Con un podio, nuovamente, tutto italiano.

Katoh mette Harada sull'attenti
E' durata niente la fuga di Harada, al via della 250. Katoh, infatti, che era apparso in difficoltà nelle prove, in corsa si è trasformato…nel solito, andando subito in fuga. Tetsuya ha fatto il possibile per cercare di rimanergli in scia, ma già al decimo giro pativa un distacco di due secondi. Alle sue spalle, questa volta, assente Melandri per infortunio, un bel gruppetto di outsider, capitanati da Rolfo, bravo a tenere a bada McWilliams, Fonsi Nieto e Locatelli.
Così come, in testa alla gara, Katoh rosicchiava decimi ad Harada, lo stesso ha fatto Rolfo, che è stato capace di staccare il terzetto di compagni di marca dal quale, verso la fine, si è staccato Locatelli, che ha subito la rimonta e l'attacco vincente per il sesto posto di Alzamora.
A due gare dalla conclusione del mondiale il vantaggio di Katoh su Harada cresce a 29 punti, mentreRolfo, complice l'assenza di Melandri si posta a soli sei punti dal pilota di Ravenna, insidiandogli la terza posizione nel mondiale. Un bel risultato per un pilota che ha iniziato il campionato da privato, con una Aprilia-kit rifiutata (ahilui) da Stefano Perugini.

Ui vince, Poggiali convince, Elias strabilia
Da 17esimo a secondo, in un giro. Questo è stato il miracolo compiuto da Toni Elias al via della 125, ma forse è stato addirittura meglio il sorpasso effettuato su Poggiali all'inizio del secondo giro!
Era in forma, lo spagnolo, al GP d'Australia e lo ha dimostrato facendosi subito vedere dal rivale che, dal canto suo, ha prontamente replicato, assieme al quasi compagno di marca, Ui.
Così è partitala gara della 125, in modo entusiasmante. Ma è stato solo l'inizio perché dopo pochi giri il gruppetto di testa si è ingrossato, con Cecchinello passato al comando davanti a Rodriguez, Pedrosa, Elias, Poggiali, Sanna ed Ui tutti in un fazzoletto. Più che una gara, una rissa. Pericolosa. Per questo, ad un certo punto, stancatosi di rischiare ad ogni staccata, ad ogni accelerazione, Youichi Ui ha rotto gli indugi e, testa bassa in carenatura, è riuscito ad un certo punto a staccare i rivali. Quando il suo vantaggio è arrivato ad un secondo, il resto del lavoro lo hanno fatto i suoi ex rivali, ostacolandosi l'un l'altro. Il più attivo, ovviamente, è stato Elias, ma anche il sedicenne Rodriguez ha fatto la sua parte, mentre Poggiali ha cercato di evitare i contatti più duri. Il risultato, per tutti, comunque, è stato quello di veder fuggire il giapponese della Derbi che, con un vantaggio salito a tre secondi, non ha mai tirato i remi in barca.
Inevitabile, nel gruppetto dei "secondi", il volatone finale, con relativa caduta. A scompaginare il pacchetto di mischia ci ha pensato Sanna, volata in terra, seguito poi da Rodriguez, autore di un dritto per evitarlo. Bravo, ancora una volta, Poggiali, a regolare Elias in volata (nonostante un problema alla frizione) per il secondo posto, davanti a Azuma, e Cecchinello, ma che motore, la Gilera…