Tecnica
V colonna
Parliamo di Rossi, della Ducati e delle strategie di gara
Annunciazione! Annunciazione!
Un ingenuo, tre boss ed una moto
Rossi, Ukawa, Biaggi, Barros: il Poker è servito
La Rossa va…in bianco
di Paolo Scalera
Scrive uno degli "invasori": Valvola7
Invasione al Mugello
    Zerbi: "Più nessuno in pista"
Rossi-Honda: un tormentone, di nuovo in crisi
Ancora su Capirossi, l'Aprilia ed un sogno svanito
Il triangolo no: la vera storia degli incontri fra l'Aprilia, Capirossi e Pernat
2001: Una stagione indimenticabile
Il sole, la luna e Valentino Rossi
di Paolo Scalera
L'Aprilia ha bisogno di due numeri uno di Giuseppe Massa
Ezpeleta come il Gattopardo
Storia di un pilota veloce, di uno bollito e di un ragazzo coraggioso lasciato solo di Carlo Pernat
Piccola storia istruttiva: così nasce il motomercato
di Enrico Biondi
Harada, il turbo...diesel dell'Aprilia
di Stefano Saragoni
AAA Aprilia: cercasi manager...
di Paolo Scalera
Un match fra Rossi e Biaggi?
di Paolo Scalera
Melandri deve saper attendere
di Giorgio Belleggia

IL TRIANGOLO NO: LA VERA STORIA DEGLI INCONTRI FRA L'APRILIA, CAPIROSSI E PERNAT
L'Aprilia RS3 non avrà, salvo ripensamenti dell'ultima ora, un pilota italiano. Dopo lunghi corteggiamenti, infatti, i rapporti fra Capirossi e la casa veneta si sono improvvisamente raffreddati. Preludio ad un addio definitivo.
A far arenare le trattative, ufficialmente, è stato lo scontro sulla cifra indispensabile a convincere il romagnolo ad abbandonare il team di Sito Pons.
Dopo essersi accordati per inserire in un unico contratto (biennale) l'ingaggio e "quanto necessario" perchiudere la controversia legale che li vede opposti in seguito alla lite del 1998, le due parti non hanno raggiunto una intesa economica.
Quasi sei miliardi (quattro di ingaggio, due di causa) avrebbe chiesto Capirossi per fare d'ogni erba un fascio e ripartire per la nuova avventura con la biancheria pulita, l'Aprilia, pare, si è fermata a cinque e mezzo.
Per la differenza di un miliardo, dunque, l'affare è saltato e ciò è strano perché l'Aprilia, a causa del mancato accordo, rischia ora di perdere ben di più in termini di minori introiti dagli sponsor che a questo matrimonio avevano aderito con entusiasmo.
Come sempre quando si manca l'obiettivo c'è stato uno scaricabarile fra le parti.
L'Aprilia ha dichiarato di essere stanca dei continui rilanci operati dallo staff di Capirossi. Carlo Pernat, che di Capirossi non è il manager, nel senso proprio del termine, visto che questo ruolo è ricoperto dalla madre di Loris, ha spiegato di non aver visto la volontà da parte della casa italiana di raggiungere l'accordo.
La verità, probabilmente, è che l'Aprilia non se la è sentita di riportarsi in casa, qualora l'accordo fosse andato a buon fine, con Capirossi anche Pernat, un altro licenziato illustre, consegnandogli di fatto, se non di diritto, le chiavi della comunicazioni senza avere, peraltro, alcun manager interno da opporgli.
Il pilota, dal canto suo, signorilmente si è limitato a dire: "Era un accordo complicato da raggiungere. Per quanto mi riguarda mi sento onorato di tutta questa attenzione. Credo che il progetto Aprilia avrà successo. La configurazione che hanno scelto, tre cilindri, gli assicura quantomeno una immediata competitività ed affidabilità del propulsore. Se ne riparlerà, forse, il prossimo anno".
Una ipotesi, questa, tutta da verificare, visto che alla fine del 2002, sul mercato non ci sarà solo Capirossi, ma anche Max Biaggi, Kenny Roberts junior e,
forse, lo stesso Valentino Rossi che non è riuscito a spuntare, economicamente, dalla Honda, quanto avrebbe voluto...
Ecco un'altra chiave di lettura del "no" dell'Aprilia: il solito "sogno impossibile" - Rossi sulla RS3 - spostato di un anno.
Peccato che per quei tempi la "base d'asta" per ingaggiare un top rider viaggerà sull'ordine dei 10 miliardi. Il doppio della cifra che l'Aprilia spenderebbe oggi per assicurarsi Loris. Causa legale compresa. La domanda che ci si pone è semplice: ma gli conviene?
Conviene cioè al signor Beggio per inseguire l'ennesima gallina domani affrontare un'altra stagione di brutte figure in pista in un campionato, quello della massima categoria, dove conta andare forte, ma anche essere personaggi, saper comunicare?
Cara Aprilia, auguri, perché se anche nel 2002 Melandri dovesse lasciarsi sfuggire il mondiale della 250 (in pista, è vero, correrà contro Nessuno, ma il signor Nessuno, ricordiamocelo, accecò il Ciclope), qualcuno, a Noale, rischierà di dover cercare rifugio nelle grotte di Tora Bora. Attualmente mal frequentate.


12/12/2001

 

 

 

 

 

Sito web realizzato da After S.r.l.