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DOVE SI PARLA, BREVEMENTE, DI UNA POLEMICA GARBATA CHE, CHISSÀ PERCHÉ, QUALCUNO VUOLE NASCONDERE
Si può credere alle favole o, a scelta, agli SMS che contengono frasi d’amore…ma quando a parlare è il protagonista in persona e per di più l’intervista non è raccolta dalla carta stampata, ma dalla TV (Italia 1, un servizio di Alberto Porta, venerdì scorso)…è difficile andare controcorrente.
Questo per dire che, garbatamente come sempre, del resto uno il carattere non se lo inventa né lo cambia ogni giorno, Sete Gibernau un po’ di polemica nei confronti della Honda l’ha fatta, quando venerdì se ne è andato da Phillip Island dicendo di “aver finito il suo lavoro, ma soprattutto che alcuni particolari della moto dovevano andare da un’altra parte”.
Parole dure? Niente affatto. Addirittura lo spagnolo ha evitato di pronunciare il nome “Honda”. E’ un ragazzo accorto, Sete, mica Max Biaggi che, quando gli girano, dice quello che ha in testa, senza filtri (perlomeno era così nel passato). Più semplicemente, comunque, come ha giustamente sottolineato il suo team manager Fausto Gresini gettando acqua sul fuoco “…a Sete gli tirava un po’…”.
Un sentimento lecito, anzi, aggiungiamo noi, molto sportivo. O preferiamo avviarci tutti verso la F.1 dei comunicati stampa del sottosterzo politico per tutti?

19/2/2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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