Tecnica
V colonna
Parliamo di Rossi, della Ducati e delle strategie di gara
Annunciazione! Annunciazione!
Un ingenuo, tre boss ed una moto
Rossi, Ukawa, Biaggi, Barros: il Poker è servito
La Rossa va…in bianco
di Paolo Scalera
Scrive uno degli "invasori": Valvola7
Invasione al Mugello
    Zerbi: "Più nessuno in pista"
Rossi-Honda: un tormentone, di nuovo in crisi
Ancora su Capirossi, l'Aprilia ed un sogno svanito
Il triangolo no: la vera storia degli incontri fra l'Aprilia, Capirossi e Pernat
2001: Una stagione indimenticabile
Il sole, la luna e Valentino Rossi
di Paolo Scalera
L'Aprilia ha bisogno di due numeri uno di Giuseppe Massa
Ezpeleta come il Gattopardo
Storia di un pilota veloce, di uno bollito e di un ragazzo coraggioso lasciato solo di Carlo Pernat
Piccola storia istruttiva: così nasce il motomercato
di Enrico Biondi
Harada, il turbo...diesel dell'Aprilia
di Stefano Saragoni
AAA Aprilia: cercasi manager...
di Paolo Scalera
Un match fra Rossi e Biaggi?
di Paolo Scalera
Melandri deve saper attendere
di Giorgio Belleggia

ANNO NUOVO, REGOLE NUOVE, SCRITTE COME AL SOLITO, COME UN ROMANZO.
MILLE INTERPRETAZIONI SEMPRE POSSIBILI: I CODICI SONO UN'ALTRA COSA

L'anno passato il Motomondiale si è corso sotto un regolamento più che perfettibile. Numerosi sono stati gli episodi contestati, i quali hanno dato luogo ad un'aspra litigiosità. Dall'esclusione dalle gare, per più di metà campionato, del "quasi" prototipo della WCM, allo stop and go di Donington per Valentino Rossi, passando per la penalizzazione inflitta a Tamada a Motegi, a causa della collisione in frenata con Gibernau, sembra che si sia passato il 2003 a discutere…ed in fondo è stato proprio così.
Per questo motivo la Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (Dorna, Presidente), Claude Danis (FIM), Sito Pons (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), con la presenza di Paul Butler (Segretario della riunione), ha deciso di introdurre una serie di modifiche al regolamento del campionato del Mondo di Motociclismo.
Non tutti i punti rivestono la medesima importanza. In alcuni casi si tratta di rifiniture, in altre di innovazioni, in altre ancora sono stati introdotti concetti nuovi.
Se si può muovere una critica al modo di operare della GPC, è quella che, mancando al suo interno un uomo con esperienza giuridica, invece di creare norme ben chiare si continua a trasferire poteri alla GPC stessa. L'esempio più lampante è la sparizione della definizione di prototipo che lascia il posto all'ennesimo potere di interpretazione della GPC. Ma forse il massimo è raggiunto nell'interpretazione del concetto di infrazione all'obbligo del rispetto della bandiera gialla (se il pilota "si pente", nulla di fatto).
Alla Grand Prix Commission, infatti, SEMBRA IGNOTO che questo obbligo è tale per garantire la SICUREZZA degli addetti ai lavori e degli stessi piloti in caso di INCIDENTE, quindi andrebbe penalizzata IN OGNI CASO, avendo CREATO UNA SITUAZIONE DI PERICOLO, che certo non cambia se colui che commette l'infrazione se ne rende conto dopo. Sarebbe un po' come dire che PASSARE CON IL ROSSO AL SEMAFORO senza causare incidenti non è punibile se l'autore, dopo, fa un gesto di scusa…
I codici, civili, penali, di procedura, hanno complessivamente migliaia di norme proprio per regolamentare la vita civile. Non dovrebbe essere così difficile legiferare su una singola attività, pur complessa, come un Gran Premio di motociclismo. A meno di rinunciarvi definitivamente ed affidare l'intera faccenda nelle mani di un unico uomo. Gli antichi romani così facevano nei momenti di massimo rischio per la Repubblica, pur rimanendo democratici. Ma siamo a questo punto?
Noi pensiamo di no. Basterebbe solo istituire una Commissione Giuridica il cui compito sarebbe quello di trasformare in articoli di un codice le "buone intenzioni" della GPC.
Tutto qui. Forse il Presidente Francesco Zerbi, egli stesso avvocato, ci sta già pensando.

I punti "chiave" del nuovo regolamento

1.15.1 - divieto dei test: ribadito dal 15 dicembre (compreso) al 15 gennaio
1.16.2 - schieramento di partenza (MotoGP) nella formazione 3-3 invece di 4-4, con le file sfalsate fra di loro
1.19 - ride throught: è inserito al posto dello stop and go. Invece di fermarsi il pilota è obbligato ad un passaggio nella pitlane alla velocità massima di 85 Kmh
1.21 comma 2 - ribadito l'obbligo di una guida "responsabile" in modo da non causare pericolo agli altri concorrenti o partecipanti
1.21 comma 3 - divieto di usare l'asfalto oltre a quello della pista e della pitlane (a meno di emergenze) con l'obbligo di rientrare in un punto che non costituisca vantaggio
1.22.2 - innovazione sulla bandiera gialla: se immediatamente dopo aver inavvertitamente commesso l'infrazione di un sorpasso il pilota alza la mano e si lascia passare nuovamente dai concorrenti che aveva superato si evita la sanzione
1.22.2 - bandiera nera: può essere esposta solo dopo aver notificato l'infrazione che comporta la squalifica alla squadra
- diritto di appello: la decisione della Direzione di Gara di infliggere la penalità del "ride throught" (passaggio nella pitlane) è inappellabile
1.25.4 - interruzione della gara (MotoGP): la gara viene ripresa fino ad un minimo di 5 giri (invece di 3)
2.2.1 - eliminazione della definizione di prototipo (MotoGP): a parte le moto iscritte da membri della MSMA ci deve essere l'approvazione della Grand Prix Commision
2.6.5 - serbatoi (MotoGP): capacità, 32 litri (2T) e 24 litri (4T). Dal 2005 22 litri (4T). I serbatoi, eccettuato il caso in cui siano imbullonati al telaio, devono avere tutti i collegamenti dal serbatoio al sistema motore/carburatori/iniezione serviti da una valvola autosigillante che deve scattare allorché si esercita una forza inferiore del 50% a quella necessaria a rompere qualsiasi parte della connessione.

9/01/2004

Sito web realizzato da After S.r.l.